A giorni dovrebbero concludersi le indagini sui cellulari, le sim e il pc di Andrea Prospero, lo studente di Lanciano trovato morto nella casa di Perugia lo scorso 29 gennaio. Lo conferma Carlo Pacelli, uno dei legali che seguono le vicende per la famiglia: solo dopo l'acquisizione di queste informazioni, spiega l'avvocato sarà possibile fare un quadro più chiaro della vicenda, anche alla luce del disperato appello che il padre Michele sta da tempo trasmettendo all'esterno, ossia 'fateci capire che è successo'. Confermate dall'autopsia le cause della morte di Andrea dovute ad assunzione di farmaci, la famiglia chiede di conoscere la 'vita segreta' del figlio, ma, come spiega Pacelli "Solo al termine di quelle indagini sui supporti potremo iniziare a fare delle ipotesi più concrete su base indiziaria. Fino ad ora non ne è possibile una, visto che anche le nostre private indagini non hanno rivelato alcunchè di così anomali nel comportamento di Andrea, nè riferito di stati depressivi così evidenti".