“Un’occasione irrinunciabile per venire a contatto con il mondo dei ragazzi e promuovere l’importanza del latte nella loro alimentazione”. Sono le parole di Carlo Baccarelli, responsabile marketing del Gruppo grifo agroalimentare che è stato tra i maggiori sponsor de “Il calcio va a scuola”. Evento, promosso dal Comitato regionale della Lega nazionale dilettanti della Federazione giuoco calcio (Figc), che si è tenuto mercoledì 5 giugno al campo federale di Prepo, a Perugia, e che ha coinvolto circa 40 alunni delle classi quinte A e B della scuola elementare “Giuseppe Mazzini” di Ponte San Giovanni. “Operiamo spesso con questa fascia d’età – ha spiegato Carlo Baccarelli -. Solo in azienda, infatti, portiamo dai 3 ai 4mila ragazzi all’anno. Siamo qui in particolare per spiegare l’importanza del mangiare bene in accoppiamento all’attività sportiva”. Come programmato, infatti, Carlo Baccarelli ha parlato ai bambini delle regole di una corretta alimentazione facendo riferimento all’apporto che solo il latte può dare alla loro dieta. “Abbiamo spiegato ai ragazzi – ha continuato Baccarelli – quelle che sono le prerogative del latte e abbiamo anche riflettuto sulle intolleranze a questo alimento. Lo abbiamo fatto, in particolare, facendo riferimento al nostro latte 3d delattosato, il cui il contenuto di lattosio è pari allo 0,5 per cento. Quindi molto ridotto rispetto al 5 per cento del latte classico”. Dopo l’allenamento e il gioco in campo, e a seguito del piccolo dibattito, ogni ragazzo ha ricevuto una busta di latte intero “100% Umbria” a marchio Grifo latte.
La mattina all’aria aperta de “Il calcio va a scuola”, a cui hanno preso parte anche Enzo Graziani, consigliere del comitato regionale umbro della Lnd, e Valentina Roscini, presidente del Grifo Perugia calcio femminile, si è conclusa poi con un momento di premiazione in cui ogni ragazzo ha ricevuto un attestato di partecipazione e alcuni gadget della lega. “Il comitato regionale, come il presidente Luigi Repace, oggi fuori per impegni di lavoro – ha detto Graziani –, tiene molto a questo tipo di manifestazione. Crediamo che il calcio debba entrare nelle scuole perché è un veicolo fondamentale per la crescita fisica, psicologica e sociale di ogni ragazzo. Dentro il calcio c’è attività fisica, aggregazione, rispetto delle regole, competizione, senso di appartenenza alla squadra, rispetto dell’avversario e del vincitore e il gusto della vittoria. Se tutti questi valori vengono gestiti e comunicati bene credo che faremo qualcosa per la società del domani”. “Partecipiamo a queste manifestazioni – ha concluso Roscini – perché lo sport ha un valore importante per i bambini. È un microcosmo, una perfetta rappresentazione della società in cui si muovono persone che devono imparare a volersi bene, rispettare le regole e approcciare gli altri in modo corretto”.
Perugia
05/06/2013 16:14
Redazione