Sono tante le iniziative messe in atto nei comuni del territorio della provincia di Terni in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. A San Gemini la "Camminata solidale. Ogni passo conta" a cura di Algeco con il patrocinio del Comune e la partecipazione di alcune classi della scuola secondaria. Prevista anche la deposizione di una rosa sulla panchina rossa in ricordo di tutte le donne vittime di violenza. A Narni - si legge in un comunicato della Provincia - è stata inaugurata presso l'atrio di Palazzo del Podestà la mostra "Com'eri vestita", che racconta le storie di violenza. Sarà aperta fino al 5 dicembre. Ad Acquasparta sabato 30 novembre alle 17, a Palazzo Cesi, si terrà la presentazione della raccolta di poesie di Teresa Wilms Montt "Inquietudini sentimentali". Ad Alviano il Comune organizza un'iniziativa per invitare i cittadini a portare un paio di scarpe rosse, un disegno, una frase scritta o un oggetto rosso al monumento. Il Comune di Porano celebrerà la Giornata Internazionale domenica primo dicembre alle 17 presso il teatro Santa Cristina in occasione della rappresentazione "Inconcludente" scritto e diretto da Luca Guerini. A Parrano davanti alla panchina rossa si è svolta un'iniziativa di letture, poesie e condivisioni, in collaborazione con l'istituto Omnicomprensivo. Ad Allerona proloco e amministrazione comunale intendono hanno allestito un'esposizione di scarpe rosse per le vie del centro storico. A Fabro il Comune ricorda che "la violenza di genere è una ferita profonda nella nostra società, che colpisce non solo le vittime, ma l'intera comunità". A Calvi dell'Umbria l'assessore alle pari opportunità Jlenia De Michelis lancia un appello citando il discorso tenuto nel 1999 dal direttore generale dell'Unesco Audrey Azoulay: "dire basta alla violenza e rompere il silenzio sui maltrattamenti, fisici e morali, che molte donne nel mondo devono subire ogni giorno". A Monteleone di Orvieto l'amministrazione ricorda che "il 25 novembre non è casuale, commemora il brutale assassinio delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana, uccise nel 1960 per aver opposto resistenza alla dittatura". A Porano infine l'assessore alle politiche sociali, Barbara Marinelli, afferma che "la violenza psicologica, invisibile e subdola, messa in atto attraverso l'umiliazione, la critica, commenti negativi, limitazioni della libertà personale ed economica sono comportamenti altrettanto pericolosi".