Sono più di 16mila i terremoti localizzati sul territorio italiano e nelle zone limitrofe dalla Rete Sismica Nazionale nel corso del 2021: una media di 44 terremoti al giorno, ovvero un evento ogni mezz’ora, con Sicilia, Umbria e Marche tra le regioni più colpite. Traccia il bilancio del 2021 l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV): un anno quello appena trascorso che ha avuto una piccola riduzione di fenomeni sismici rispetto al 2020 e una stabilità dal 2019. Calo più significativo rispetto a 2016-2017-2018, caratterizzati dalla sequenza sismica dell'Italia centrale, il cui contributo resta importante anche nel 2021 rappresentando circa il 30% del totale della sismicità del Paese. La Sardegna si conferma la regione con il minor numero di terremoti, mentre l'Umbria con circa 5.000 eventi è stata tra le più colpite. Nella fascia appenninica infatti la dashboard realizzata dal team dell'INGV rileva una certa densità di movimenti tellurici. La Valnerina è tra le aree sismicamente più attive, ma anche quella di Gubbio secondo l'Istituto registra alti numeri di eventi. Nel 2021 sono stati oltre 1000i terremoti localizzati soprattutto nel settore nord del comune. Il maggior numero di eventi in quest’area si è verificato nel mese di maggio, quando è stato registrato anche il terremoto più forte, di magnitudo 3.9 lo scorso 15 maggio, cui fece seguito dopo venti minuti una scossa di 3.1. . A Gubbio però va il primato per il terremoto più piccolo del 2021, evento dello scorso 13 agosto con una magnitudo pari a 0.0 (la scala Richter infatti può avere anche valori negativi).