'Sentire certe notizie, vedere anche oggi certe immagini che arrivano da quelle terre emiliane mi rinnova un senso di ansia e di commozione che il tempo ancora non ha attutito'': Maurizio Salari, avvocato a Foligno, di questa citta' umbra e' stato sindaco negli anni duri del terremoto continuo, ''di quando, per oltre 6 mesi - ricorda, parlando con l'ANSA - la nostra Umbria, dalla mia citta' ad Assisi, a Nocera e Gualdo, non smise mai di tremare dopo il 26 settembre 1997''. Salari a quel sisma infinito in Umbria impresse anche un'immagine forte, che fece il giro del mondo: quella del sindaco che piange, nella piazza principale e piu' bella di Foligno, al crollo del torrino del palazzo comunale, per l'ennesima, forte scossa, il 14 ottobre 1997. ''Dissi allora - ricorda Salari - che era come se fosse crollata la speranza dei miei concittadini di ripartire. Vedendo, dieci giorni fa, crollare l'antica torre di Finale Emilia, non nascondo di aver riprovato la stessa emozione e commozione. Ma oggi, come allora, mi sento di ribadire ai sindaci di quelle terre che anche una tragedia come questa non pieghera' la forza di volonta' e la speranza di tanti cittadini operosi''. ''Certo - osserva Salari - ricordando quanto impegno mi costo' stare dietro a questo tipo di emergenza, non posso esimermi dal sollecitare i sindaci emiliani delle zone colpite a non mollare, ad impegnarsi, con tanto cuore e tanta volonta', a far sentire ad ogni singolo terremotato che non viene abbandonato. Perche' questo mi chiedevano, lo ricordo, i folignati, sia quelli in citta', sia quelli, tra cui molti anziani, della montagna, in quel periodo di lungo stress: di non sentirsi abbandonati. E' chiaro - conclude l'ex sindaco di Foligno - che a loro volta i sindaci devono sentirsi affiancati dalle altre istituzioni in questa opera di ripartenza: una ripartenza che, sono certo, ci sara' anche in quelle terre, come c'e' stata a Foligno e in Umbria''
Foligno/Spoleto
29/05/2012 16:17
Redazione