Tra Arezzo e S.Sepolcro 31 lavoratori "in nero", tre le aziende chiuse

Scoperti 31 lavoratori “in nero” e chiuse tre attività tra il territorio aretino e quello biturgense. Questo il risultato di un’importante operazione condotta dalla guardia di finanza di Arezzo, nel fine settimana appena trascorso. In particolare le fiamme gialle , anche a seguito di segnalazioni telefoniche anonime, hanno potuto scoprire all’interno di un opificio e di una sala da ballo 10 operai non in regola con la normativa in materia di lavoro , di cui 8 stranieri. Analoga attività è stata svolta, qualche giorno fa, anche dalla Brigata di S.Sepolcro nei confronti di un mobilificio all’interno del quale erano presenti altri 4 lavoratori sprovvisti di regolare contratto. Per i titolari sanzione inevitabile: da 1500 a 12 mila euro per ogni ciascun operaio e immediata segnalazione alla competente Direzione Provinciale del lavoro oltre alla conseguente chiusura delle aziende in questione, almeno fino a quando non sarà regolarizzata la loro posizione giuslavoristica della manodopera