Tragedia familiare a C.Castello. Un poliziotto uccide la moglie quindi si spara con la stessa arma

Tragedia familiare in serata a Uppiano di Città di Castello. Un agente del commissariato di Città di Castello, Yuri Nardi di 41 anni ha ucciso la moglie, Laura Arcaleni di 40 anni, con un colpo di fucile alla testa e poi si e' tolto la vita con la stessa arma. Il cadavere dei due e' stato trovato dal socio della donna - gestivano una comunità sociale ad Uppiano - all’interno del garage dell’abitazione della coppia nella frazione di Città di Castello. Poco distante dal corpo della donna e' stato trovato il corpo del marito. La tragedia si sarebbe consumata verso le ore 20.30 al rientro di lei in casa. Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato tifernate, guidati dal vicequestore Marco Tangorra, la scientifica e il magistrato, Manuela Comodi, per i rilievi per ricostruire la scena crimine. L’agente di 41 anni era libero dal servizio, aveva smontato dal turno effettuato la notte scorsa. La coppia non aveva figli. La dinamica è comunque ancora al vaglio degli investigatori. La donna era molto conosciuta in città, in quanto gestiva una comunità per il recupero di tossicodipendenti con l’uomo che stasera ha dato l’allarme. L'omicidio suicidio e' stato compiuto con un fucile a pompa di grosso calibro regolarmente detenuto dall’agente. Lui, Juri Nardi, classe 1974, poliziotto del commissariato di Città di Castello, era molto conosciuto nella comunità tifernate, dedito al lavoro e al dovere, puntuale nel servizio prestato al Corpo di Polizia. Lei Laura Arcaleni, di 40 anni, era nota per le iniziative di carattere sociale che l'avevano vista protagonista da anni (prima crocerossina e ora, come detto, titolare di una comunità di recupero per giovani). Erano sposati dal 2006. Una tragedia che non trova al momento, alcun movente chiaro, anche se sembra che potessero esserci dei problemi nella coppia, ma non tali da far temere un epilogo così tragico. Un'intera comunità è sotto choc.