Dopo le polemiche del taglio al trasporto pubblico locale da parte di Busitalia, da lunedì 11 luglio verrà nuovamente rimodulato il servizio. A dare la notizia è l'assessore regionale Enrico Melasecche, il quale ha spiegato che le modifiche subite per le corse in autobus in molte città dell'Umbria -a partire dallo scorso 27 giugno- facevano riferimento ad una prima fase di sperimentazione. I gestori del servizio dopo circa 15 giorni di verifica e in seguito a confronti tenutisi tra Regione e società, ora procederanno ad una nuova rimodulazione, anche sulla scorta delle necessità evidenziate dai comuni. In particolare quelli di Gubbio e Gualdo Tadino, che dopo i disagi registrati dai rispettivi cittadini per la soppressione di alcuni orari dei bus extraurbani, si sono attivati per un incontro con Busitalia. Il Comune di Gubbio ha protocollato due lettere di osservazioni e di proposte circa la modifica al servizio. Alcune di queste ultime sono state accolte e così da lunedì, potrebbero tornare -secondo quanto riferito dalla vicesindaco Alessia Tasso- le corse delle ore 9.22 e ritorno dalla stazione di Fossato di Vico, delle 13.22 da piazza 40 martiri a Gualdo Tadino e quella delle 8.10 per la frazione di Mocaiana. Resta sospesa quella delle 7 per Perugia. A Gualdo Tadino il sindaco Presciutt e l'assessore Franceschini si sono adoperati per il ripristino della corsa intorno alle ore 14 dall'ospedale di Branca per Gualdo Tadino e quelledella mattina da e per la frazione di Morano. Entrambe le amministrazioni in generale hanno lamentato la scelta definita "unilaterale" della Regione in merito al TPL e auspicano per il futuro un percorso maggiormente partecipato e condiviso sulle eventuali modifiche al servizio. L'assessore Melasecche ha sottolineato da un lato la necessità di garantire i servizi minimi, ma dall'altro anche quella di sospendere tutte quelle corse a gradimento prossimo allo zero. "Vediamo tutti i giorni autobus da 12 metri – ha detto- che viaggiano vuoti e questo, con tutta la gradualità del caso, non può continuare perchè costituisce un maggiore inquinamento oltre che un costo sempre maggiore per tutta la collettività che non possiamo permetterci".