In questa torrida estate 2022 il 57% dei 28 milioni di italiani che andranno in vacanza ha scelto come meta il mare, ma uno zoccolo di 8 milioni (circa il 28% del totale), privilegia città e luoghi d’arte, e piccoli borghi. Un bacino di utenti "appetitoso" per la regione Umbria che ha fatto dell'assenza del mare il proprio slogan e che sta riqualificando le proprie strutture ricettive grazie alle risorse (8 milioni di euro) assegnate con il bando "umbria aperta", finalizzato a sostenere gli investimenti utili alla riapertura delle imprese ricettive colpite dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dal blocco dei flussi turistici a seguito del lock down. Circa 200 hanno ottenuto i contributi delle 4340 strutture ricettive presenti in tutta l'Umbria, numero aggiornato del portale regionale. Anche alcune realtà eugubine sono rientrate nel bando, circostanza non da poco in una città che, da tempo, sconta un notevole problema: quello della mancanza dei posti letto per le grandi manifestazioni. Nell'intero territorio infatti - secondo i dati ufficiali - si contano 3400 posti letto e 192 strutture quali alberghi, agriturismi, bed and breakfast, case e appartamenti per vacanza, contryhouse, affittacamere. Inferiore è però la disponibilità effettiva che tali strutture hanno, pari a 2800 unità: molte realtà infatti hanno chiuso i battenti e altri hanno disdetto il servizio per determinate stagioni. In generale poi le strutture si estendono in un territorio molto vasto e dispersivo. Tale aspetto non agevola la logistica di chi si reca a Gubbio per i grandi eventi. Esempio di ciò è costituito dalla rinuncia della Libertas nello svolgere i campionati di nuoto nella città eugubina. Oltre 1000 persone non avendo potuto soggiornare in stutture tra loro adiacenti, ma dislocate anche di parecchi chilometri l'una dall'altra, hanno preferito dire arrivederci a Gubbio. Il trasferimento in realtà ricettive differenti non ha costituito invece un problema per la Manifestazione nazionale di nuoto sincronizzato che ha portato in città – nell'ultimo fine settimana di giugno- 350 atleti provenienti da tutta Italia. Ad influire in maniera consistente sul numero di posti letto è soprattutto il venir meno (momentaneo e non) di 3 grandi alberghi cittadini: lo Sporting con 52 camere e 104 posti letto; il Beniamino Ubaldi con 29 camere e 62 posti letto e Torre Calzolari con 17 camere e 29 posti letto. Un capitolo a parte è quello della povera accoglienza, che conta svariate unità nel territorio eugubino (oltre 150 posti letto), ma che è riservata all'ospitalità dei soli pellegrini. Per le strutture non in regola viene attivato un costante monitoraggio da parte degli uffici comunali. Non emergono particolari criticità sotto tale aspetto, al massimo una piccola percentuale del 10%. Una sterzata al problema delle camere è stata tentata dall'amministrazione comunale con la vendita di edifici di pregio come le Orfanelle da adibire ad albergo, ma senza successo: per l'immobile in questione non ci sono al momento nè interesse nè offerte.