Tre cacciatori di Gualdo Tadino denunciati dal Corpo forestale dello Stato

Sono stati sorpresi con sette esemplari di avifauna protetta, tre cacciatori residenti a Gualdo Tadino denunciati dal Corpo forestale dello Stato nel corso di un'operazione congiunta di antibracconaggio condotta a cavallo tra l'Umbria e le Marche dalle stazioni di Gualdo Tadino e Sassoferrato (Ancona), e del Nipaf (Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale) di Ancona. Nascosti a partire dalle ore notturne sul valico montano in localita' Valmare di Montemaggio, nella zona di Gualdo, i forestali sono intervenuti all'alba per evitare una mattanza di uccelli protetti. Uno dei tre uomini e' stato anche trovato in possesso di un richiamo elettronico illecito. Nel corso delle successive perquisizioni domiciliari, e' stato trovato un vero e proprio arsenale - ha riferito la Forestale - con oltre 2.500 munizioni e mezzo chilogrammo di polvere da sparo non denunciati. Tutto il materiale e' stato sequestrato, insieme ai fucili del tre cacciatori. Questi ultimi sono stati denunciati alle procure della Repubblica di Perugia ed Ancona. Dovranno rispondere di omessa denuncia di munizioni e abbattimento di specie particolarmente protette, e rischiano anche il ritiro della licenza di caccia. L'operazione e' stata svolta nell'ambito di una vasta campagna per la prevenzione e la repressione del bracconaggio alle specie migratorie. Questi piccoli uccelli protetti - ha spiegato la Forestale - sono molto ricercati perche' costituiscono ingrediente fondamentale di alcuni piatti tipici della tradizione venatoria, ormai non piu' compatibili con le esigenze di tutela ambientale.