Tre indagati per il possesso d'arma di Zampi

Due funzionari della questura di Perugia e un medico sono stati indagati dalla procura nell' ambito degli accertamenti sulla legittimita' del possesso di una pistola da parte di Andrea Zampi, l'imprenditore che ha ucciso due impiegate negli uffici della Regione e poi si e' suicidato. A riportare la notizia sono oggi alcuni giornali locali. L'iscrizione nel registro degli indagati e' stata disposta - si apprende da fonti investigative - come atto dovuto in occasione delle autopsie eseguite ieri. Zampi era titolare di un'abilitazione al tiro sportivo rilasciata dalla questura 6 mesi fa, sulla base anche di due diversi certificati medici che ne attestavano l'idoneita'. Con essa aveva potuto acquistare la pistola semiautomatica con cui ha compiuto il duplice omicidio-suicidio. Nel 2009 la stessa abilitazione era stata prima concessa a Zampi e poi revocata dopo che l'imprenditore era stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. In seguito alla tragedia, gli inquirenti - la procura con la collaborazione della stessa polizia - hanno subito interrogato il medico di famiglia che ha firmato il primo certificato. Ha spiegato di avere seguito Zampi da circa un anno e di non avere mai notato in lui particolari patologie.