Turismo, dalla crisi al rilancio

“Quello umbro è un sistema turistico fragile, colpito più di altri dalla crisi, e i nostri competitori sono sempre più forti. Oggi nessuno può essere competitivo da solo e la logica del campanile non paga. Serve un salto culturale tra imprenditori, associazioni, enti ed istituzioni, per raggiungere un obiettivo possibile: arrivare al 40% dell’occupazione delle attività ricettive che oggi è appena al di sopra del 22%, portare in Umbria 3 milioni di presenze in più, rispettando il nostro territorio e le nostre vocazioni, per rilanciare un settore strategico per la nostra economia”. Vincenzo Bianconi, presidente di Federalberghi della provincia di Perugia - Confcommercio, apre oggi il I° Forum del Turismo (Perugia, Plaza Hotel) con affermazioni forti, supportate da dati, che disegnano la situazione difficile del comparto, e proposte concrete per “fare squadra” intorno ad una sfida che non riguarda solo gli imprenditori del settore, ma tutti gli umbri. “Le imprese – dice Bianconi – devono innovarsi, cercare nuove nicchie di mercato, create reti di relazioni. Affiancate da Federalberghi, alla quale spetta il compito, tra l’altro, di collaborare con tutte le istituzioni per costruire una politica del turismo più competitiva. Per l’emergenza, alle istituzioni Federalberghi chiede una programmazione straordinaria, immediata, condivisa ed incisiva, per aumentare i flussi di domanda verso l’Umbria, un indicatore che è pressoché fermo negli ultimi anni, mentre, nello stesso periodo, l’offerta è enormemente aumentata.