Nel 2013, rispetto al 2012, gli arrivi in Umbria sono cresciuti dello 0,12%, sono invece diminuite le presenze (- 2,17%) e sono soprattutto gli stranieri a scegliere l'Umbria come meta da visitare (+2,37% arrivi e +0,69% presenze), mentre si assiste ad un calo dei flussi dei turisti italiani (-0,78% arrivi e -3,78% presenze). Cala anche la permanenza media dei turisti che e' di 2,6 giorni (-2,29% rispetto al 2012), in particolare negli esercizi alberghieri dove si attesta sui due giorni (-2,68%), e rispetto ai 4,1 giorno degli extralberghieri (-1,31%). Rimane invece invariata la scelta delle strutture, con il 51,5% dei turisti che soggiorna nelle alberghiere e il 48,5% in quelle extralberghiere. Questo, in sintesi, il quadro della domanda e offerta turistica in Umbria nel 2013 elaborata dal Servizio turistico della Regione e che ha fatto registrare, complessivamente lo scorso anno, due milioni 190 mila 143 arrivi e 5 milioni 763 mila 799 presenze. In particolare - riferisce un comunicato della Regione - il 2013 si e' chiuso con un aumento, rispetto al 2012, sia di arrivi che di presenze nei comprensori Assisano (+5,81% arrivi e +5,65% presenze), Tuderte (+8,23% arrivi e +1,83% presenze) e Spoletino (+5,28% arrivi e +4,98% presenze) ed un incremento dei soli arrivi nei comprensori Valnerina (+2,49% arrivi e -1,30% presenze), Amerino (+1,91% arrivi e -3,75% presenze) e Orvietano (+0,69% arrivi e -0,89% presenze), mentre le variazioni sono state negative negli altri comprensori.
Gubbio/Gualdo Tadino
17/02/2014 15:30
Redazione