"Con il vostro aiuto noi ucraini, che stiamo difendendo il nostro Paese, siamo più forti e vinceremo questa guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare". Venticinque anni ancora non compiuti, nato a Vinnycja, al centro dell' Ucraina, lui attualmente in Italia, pallavolista di talento della Sir Safety Conad di Perugia, tutta la sua famiglia nel suo Paese martoriato dalla guerra: Oleh Plotnytskyi, si è unito all' appello di tanti sportivi ucraini che in questi giorni stanno chiedono la fine immediata del conflitto. Lo ha fatto anche facendosi promotore di una 'raccolta lampo' lanciata in pochi giorni e subito appoggiata dai 'Sirmaniaci', tifoseria organizzata della sua squadra, che ieri sera ha consegnato nelle mani di Padre Vasyl Hushuvatyy, cappellano della comunità cattolica ucraina di rito bizantino a Perugia, scatoloni pieni di medicinali, farmaci e beni di prima necessità, presto in viaggio in un furgone diretto a Kiev. Consegna che è avvenuta nella chiesa Madonna delle Grazie di via Caprera. "Vorrei ringraziare tutti per aver fatto una cosa grande pernoi, per l' Ucraina, che sta vivendo un momento molto difficile -ha detto Oleh Plotnytskyi - soprattutto per i tanti bambini che non hanno medicine". In Ucraina lo schiacciatore del Sir ha tutta la sua famiglia: la madre, il padre, la compagna Anna, il figlio di circa un anno, sorelle, nipoti. In pochi giorni, dopo l' appello di Oleh Plotnytskyi, i 'Sirmaniaci' hanno raccolto farmaci e materiale medico vario per un valore di circa 10 mila euro.