Umbertide: è "caccia all'uomo" dopo l'omicidio di ieri

Continua la caccia al "commando" che ha ucciso nel pomeriggio di ieri il carabiniere Donato Fezzuoglio, ferito un suo collega e una donna di 85 anni che si trovava a bordo di un'autovettura, durante una rapina ai danni dell'agenzia Monte dei Paschi di Siena di Umbertide. Le ricerche, a seguito sembra di una segnalazione, sono concentrate in una zona collinare tra Monte Corona e San Giovanni del Pantano, una localita' che si collega al capoluogo ma anche a strade che portano alla vicina Toscana. Polizia e carabinieri stanno effettuando una battuta, che proseguira' presumibilmente durante la notte, con l'ausilio di due elicotteri con potenti fari. E' una Lancia Thema blu targata Forli' e rubata a Cesena che sarebbe stata avvistata nella zona. Il riserbo e' sempre massimo. Le forze dell'ordine hanno chiuso in una cintura tutta la zona e sperano di riuscire ad assicurare alla giustizia i banditi in fuga che, dopo aver ucciso il carabiniere e sparato parecchi colpi d'arma da fuoco, non hanno esitato a ferire ad una gamba, proprio perche' aveva fatto resistenza, una donna di 85 anni che si trovava a bordo di una Volkswagen Passat assieme alla figlia, che guidava. Ingenti forze dell'ordine, carabinieri e polizia, stanno battendo palmo palmo le zone montane e boscose a poca distanza da Umbertide che potrebbe essere il nascondiglio dei banditi in fuga. A Pietralunga, sempre nell'Umbertidese, e' stata rinvenuta la Passat presa con la forza alla sua conducente (l'infermiera Rosanna Cipriani che era con la madre 85enne, ferita ad una gamba da un colpo di arma da fuoco) con la quale i banditi (forse solo due di loro) sono fuggiti in una direzione; gli altri due sono fuggiti in quella opposta. La caccia all'uomo continuera' anche oggi con l'ausilio di un elicottero. Tra le testimonianze delle persone che hanno assistito, da lontano alla rapina, c'e' chi sostiene che i banditi parlassero in una lingua straniera, sembra dell'Est. Questo particolare viene tenuto naturalmente in debita considerazione dagli inquirenti, coordinati dal pm Alessandro Cannevale, della procura di Perugia.