In occasione dei recenti eventi nazionali “Libriamoci” e “Io leggo perché”, sostenuti rispettivamente dal “Centro per il libro e la lettura” e “dall’Associazione Italiana Editori”, la Primaria Di Vittorio di Umbertide ha promosso, come ogni anno, una serie di iniziative allo scopo di diffondere l’importanza e il valore della lettura non solo come momento ricreativo ma anche come fondamentale strumento culturale e formativo. In questa edizione 2017 però la scuola ha voluto rafforzare le azioni volte a perseguire l’obiettivo realizzando una postazione permanente dedicata al bookcrossing e rivolta agli alunni della scuola. L’idea non è nuova ma si ricollega ad una pratica già molto diffusa in Italia, grazie anche alla trasmissione radiofonica Fahrenheit di Rai Radio 3 che da anni promuove il PassaLibro, e consiste, come si legge nel sito bookcrossing.com, “nella liberazione di libri allo scopo di poterne seguire il viaggio attraverso i commenti di coloro che li ritrovano”. Partendo da questa “buona moda sociale” e in linea con il progetto contenuto nel proprio PTOF dal titolo “Casa Editrice 2° Circolo”, in cui sono inserite attività di promozione della lettura, la Di Vittorio ha così allestito in aula magna uno spazio dedicato allo scambio libero e permanente dei libri tra gli alunni: semplici scatoloni sono diventati utilissimi scaffali porta libri o tavolini su cui appoggiarsi durante la lettura e variopinti cuscini sui quali sdraiarsi rendono l’immersione nelle storie ancora più piacevole. Un’iniziativa quella del bookcrossing a scuola che guarda anche a far crescere la cultura dello scambio, permettendo nello stesso tempo di condividere libri senza prestito e senza acquisto. Il "regolamento", infatti, prevede che chi vuole può portare a scuola un libro, o anche più di uno, da "abbandonare" nel senso di liberarlo per permettere ad altri di leggerlo e di provare le medesime emozioni, lo stesso poi avrà diritto a prenderne uno, avendo la possibilità di sceglierlo anche nei giorni successivi. La filosofia del bookcrossing si fonda principalmente sull’amore per la lettura, come spiegato dal dirigente scolastico della Di Vittorio, Angela Monaldi: “L’iniziativa promossa dalla nostra scuola in realtà va al di là del solo intento pedagogico, perché rafforza le azioni per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati nel PTOF attraverso la diffusione di un’abitudine divertente, di esperienze emozionali. I libri che ognuno di noi possiede, raccontano, appassionano, ed è bello che qualcun altro possa raccoglierli, leggerli e apprezzarli allo stesso modo. Il bookcrossing dev’essere inteso in questo modo: non una semplice condivisione di libri e di cultura, ma anche e soprattutto uno scambio di sensazioni”.