L’8, 9 e 10 luglio si terrà a Preggio di Umbertide la manifestazione "Preggio nel tempo: testa degli antichi giochi e degli antichi sapori", organizzata dalla Pro Loco della frazione. Sono tante le sagre e le feste popolari che in questi mesi estivi si rincorrono una dietro l’altra nella nostra regione; e quasi una gara a dare e mostrare il meglio delle proprie ricchezze enogastronomiche, naturalistiche, artigianali e produttive. Il caratteristico borgo di Preggio non sarà da meno. Tutti sono invitati a mettere il vestito della festa, come si faceva una volta per le grandi occasioni, e a raggiungere il bel paesello dove la Pro Loco Preggio, ad appena un anno dalla sua costituzione, ha organizzato questo nuovo evento. Preggio ha tradizioni antichissime da tramandare, una storia ricca di fascine e leggende: dagli etruschi, di cui rimangono ancora oggi testimonianze archeologiche importanti, ai cavalieri templari, dai frati francescani che dai loro pellegrinaggi in Terra Santa riportarono al bellissimo borgo una spina che, si narra, sia una delle spine della corona di Gesù Cristo. Preggio vanta una notevole tradizione anche nel campo del folclore, legata in qualche modo alla sua condizione di borgo agricolo. E la stretta connessione tra il duro lavoro dei campi, coi suoi tempi scanditi dall'incedere delle stagioni e i riti propri di una civiltà agreste, i cui segni sono ancora visibili nelle consolanti linee di un paesaggio sobriamente conservato o nei gesti e nelle espressioni gergali della gente di qui, rappresenta qualcosa di più di un autentico collante ideale. I riti del mondo contadino sono ancora presenti e vissuti dagli abitanti di questa terra. Si tratta - in verità - per lo più di vere e proprie rivisitazioni di antiche usanze e di ripercorrere la strada della memoria di questo luogo, frugandone situazioni e momenti di cui si possa arricchire l'oscuro fascino e la segreta potenza della stessa identità preggese. Un popolo privo di memoria non può avere un futuro: ebbene, questo duro, faticoso, eccitante percorso a ritroso nel passato della terra e della gente preggese esprime forse l'ultimo anelito di conservare i caratteri originali del microcosmo, quella voglia discreta e unica di recuperare in qualche modo la più genuina "particolarità". E in questa laboriosa ricerca, non sempre priva di errori e di sorprese, uno dei motivi più esaltanti di coinvolgimento di larga parte della popolazione locale sta nel riprendere forme tradizionali legate - per l'appunto - alle scansioni non solo temporali in cui si divideva l'esistenza delle generazioni precedenti. In questo contesto, così profondamente legato all'amore verso la memoria della terra e della gente, appare persino ovvio che possano sopravvivere manifestazioni legate alla esaltazione dei valori più autentici della tradizione umbro preggese. Motivo caratterizzante la festa di questo primo anno sono i giochi per grandi e bambini, quelli di un tempo, quelli che tanti giovani, oggi, non conoscono più o non hanno, persino, mai conosciuto: ruzzolone in salita, costamuro, gimcana col cerchio della bicicletta, pipporitto e totolo. Giochi da scoprire per molti, per rinverdire la memoria per altri. E ancora il teatro dialettale, il ballo in piazza e lo spettacolo meraviglioso dei falconieri del re che faranno volare sopra i tetti del paese esemplari bellissimi di falchi e altri uccelli imperiali. E questi momenti rappresentano forse uno dei più felici tentativi di rivisitazione della identità di un popolo, molto sentiti dalla gente di questo posto e dotati di un indubbio fascino anche per gli occasionali visitatori di queste feste. Nei tre giorni saranno uniti due settori: il mercato dei prodotti della campagna (prodotti biologici, formaggi, salumi, degustazioni di ricette tipiche) e quello delle tradizioni del territorio (arti, mestieri di un tempo, giochi e folclore). “Preggio nel tempo” è finalizzato alla promozione del territorio, alla valorizzazione delle risorse agricole e rurali e al recupero e mantenimento di tradizioni legate all'identità culturale della popolazione locale, con particolare riferimento ai turismo eno-gastronomico. Preggio offrirà non solo buona cucina ma anche la splendida occasione di visitare uno dei borghi più belli d'Italia per un appuntamento d'eccezione che, si auspica, possa diventare privilegio di molti, italiani e stranieri. Una passeggiata nell'antico borgo apre a scorci di grande suggestione, degni di uno sfondo del Perugino, che fanno capolino tra una casa e l'altra. Paesaggi umani inconfondibili in un'area incontaminata di grande interesse naturalistico ed archeologico. II borgo è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per il suo patrimonio artistico, lo splendido paesaggio e le molteplici iniziative culturali, frutto di un impegno corale appoggiato anche dal Comune di Umbertide che non ha mai fatto mancare il suo pieno sostegno. Preggio è un luogo d'incanto dove profumi, sapori e colori si mescolano per restituire una atmosfera unica. E così che tutte le iniziative organizzate a Preggio, poche e di qualità, ricevono solitamente grande considerazione e sostanziate apprezzamento; un grande interesse di pubblico che non può che portare a conseguenti positive ricadute sui sistemi produttivi locali (agriturismi, ristoranti e piccole botteghe) che si trovano ad operare all'interno di una zona montana svantaggiata stimolando, in tal modo, prospettive di crescita e di integrazione con il tessuto economico regionale. La festa degli antichi giochi e degli antichi sapori, che precede di pochi giorni l'avvio del ben noto “Preggio Music Festival”, vuole essere, pertanto, un piccolo contributo della locale Pro Loco al potenziamento del territorio sia a fini turistici che di valorizzazione dei prodotti e dei servizi tipici locali, per contribuire all'apertura e al rafforzamento produttivo del sistema economico locale verso l'esterno.
Città di Castello/Umbertide
06/07/2011 16:12
Redazione