Un anno fa esatto in Umbria per la giornata del 25 agosto si contavano 200 positivi al covid in tutta la regione. I pazienti ricoverati erano 13, di cui uno in terapia intensiva. I decessi erano 80. Un anno dopo, ovvero oggi, il sito della Regione conta 1834 attualmente positivi, 129 nuovi casi, 214 guariti e 62 pazienti ospedalizzati, di cui 8 in terapia intensiva. La variante Delta, con la sua carica virale più elevata, sta lasciando il segno in Umbria, dove la scorsa settimana, secondo il report del nucleo epidemiologico regionale era in netta prevalenza per il 97% dei casi sui tamponi molecolari analizzati. Il dato che tuttavia comincia a destare preoccupazione è quello dell'occupazione dei posti letto in ospedale, che secondo l'ultimo aggiornamento di ieri di Agenas (l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per l'Umbria è pari al 9% per la terapia intensiva. Solo dieci giorni fa era al 2% per la rianimazione, e al 5% per l'area non critica occupata da pazienti affetti da Covid-19, che oggi invece si attesta all'8%. In Italia l'occupazione delle terapie intensive è del 6%. Un tasso che rischia di far cambiare colorazione alla regione, dal momento che per i nuovi parametri governativi, si passa in zona gialla se si supera la soglia del 10% per le terapie intensive e del 15% per le ospedalizzazioni. Il trend umbro non dimostra cenni di discesa, al più di stabilizzazione degli ospedalizzati. Il dato sarà approfondito domani in sede del consueto appuntamento settimanale con il nucleo epidemiologico.