Un Foligno da ridisegnare

Probabilmente è la settimana più difficile per lo staff tecnico del Foligno da quando è iniziato il campionato con Fusi e Mosconi che devono cercare di far digerire alla squadra la sconfitta del derby e dare una spallata alla negatività che ha visto i Falchetti raccogliere solo 3 punti nelle ultime sei giornate. Ma a rendere decisamente arduo il loro compito ci sono squalifiche ed infortuni. Il problema principale è in difesa con Gregori fermato dal giudice sportivo e Guastalvino tormentato da un problema muscolare al retto femorale che non gli permette di allenarsi. È certo che con sedute fisioterapiche si proverà a recuperare il capitano ma è altrettanto importante presentarsi al “Santa Colomba” con gli uomini al meglio della condizione; pertanto si profila per Fusi la scelta/obbligo di schierare la coppia Lispi - Di Paola come centrali e sugli esterni Rossi e Pencelli, il vecchio della situazione, classe ’86, per una retroguardia di poco più di 21 anni come età media, proprio contro una delle corazzate del girone A. I problemi però non si esaurisco qui perché l’assenza di Borgese costringerà ancora a fare affidamento su Furiani, esperto sì ma giocatore che dopo la lunga assenza per infortunio è stato già costretto agli straordinari. In attacco non si esclude la scelta di far riposare, partendo in panchina, uno fra Cavagna e Giacomelli che non si stanno esprimendo al massimo delle loro potenzialità. In sostanza il Foligno dovrebbe scendere in campo a Benevento decisamente rimaneggiato, ma sempre schierato con il 4-3-3 anche se in settimana, in base ai probabili cambiamenti del neotecnico giallorosso Camplone, si è pensato al 4-2-3-1, scacchiere che vedrebbe Furiani e Castellazzi come diga davanti alla difesa, Sciaudone e gli esterni offensivi dietro l’unica punta pura Turchi.