“La violenza contro le donne è un fenomeno che ci vede tristemente protagonisti, in Umbria come in Italia, e che è quasi ‘costituente’ dell’essere donna o uomo nella società. Per questo dobbiamo essere in grado di mettere in atto un’azione coordinata e consapevole, cominciando con il far crescere la cultura dell’attenzione al fenomeno perché altrimenti è difficile far crescere quella della prevenzione e per la migliore efficacia della protezione e della presa in carico delle vittime”.
Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo stamattina all’incontro con cui a Villa Umbra, sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica, si è aperto il corso specialistico di formazione e aggiornamento rivolto alle operatrici e agli operatori della rete dei servizi di contrasto alla violenza di genere, in attuazione di uno dei punti fissati dal “Protocollo unico regionale per la realizzazione del Sistema regionale di contrasto alla violenza di genere” firmato nel gennaio scorso da 41 soggetti coinvolti, a vario titolo, nella rete antiviolenza tra i quali la Regione, le Prefetture, le Questure, i Tribunali, le Forze dell’Ordine, le Aziende sanitarie, i Comuni, le Associazioni.
“Il nostro obiettivo per il 2018 – ha aggiunto la presidente Marini – è quello di impegnarci affinché sia ridotto drasticamente il fenomeno della violenza di genere, diffuso anche fra i giovanissimi. Noi ci investiamo e crediamo molto nella vostra capacità di interagire per innalzare il grado delle azioni, delle politiche e dei risultati”.
Il prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, ha sottolineato che “non c’è strumento più utile ed idoneo per mettere insieme energie, forze competenze, linguaggi come il Protocollo unico siglato nel gennaio scorso per la costituzione di una rete contro la violenza di genere e di cui la formazione è fra gli aspetti più importanti. Il Protocollo – ha proseguito – è uno strumento di lavoro non solo essenziale, ma prezioso, con quattro regole base: la condivisione di una visione, metodi, linguaggi e soprattutto la condivisione di obiettivi. Con uno sforzo comune tende ad attivare iniziative, formare persone, a uniformare comportamenti ed azioni, a rendere l’approccio degli operatori sempre più consapevole, responsabile e attento”.
“L’Umbria – ha detto l’amministratore unico della Scuola umbra di amministrazione pubblica, Alberto Naticchioni – si dimostra sempre all’avanguardia nei percorsi che qualificano le comunità locali e migliorano la qualità della vita in Umbria. In questa direzione va il corso specialistico avviato oggi e che affronta un problema di grande drammaticità, se si pensa che negli ultimi dieci anni ci sono stati circa 1200 omicidi di donne e circa 2000 orfani in Italia. Occorre un approccio integrato, che comprenda anche la tutela dei minori e le politiche giovanili. La Scuola è pronta per un Tavolo integrato che metta insieme questi percorsi formativi”.
Il percorso formativo è stato illustrato dal dirigente regionale Stefano Strona. Immagini e interviste dell'iniziativa odierna in onda stasera nella rubrica TRG PLUS in onda alle ore 21 su Trg.
Perugia
09/04/2018 17:14
Redazione