"Dopo oltre un anno e mezzo, le condizioni richieste dal Comune di Trevi al momento dell'adesione al Corpo Unico di Polizia municipale, non si sono verificate, pertanto, al fine di garantire un adeguato servizio di sicurezza al territorio, Trevi è costretta ad uscire."
Così il Primo cittadino Bernardino Sperandio, nel corso dell'apposita seduta di Consiglio comunale, durante la quale, con il solo voto contrario del consigliere del Movimento 5 Stelle che ha respinto la richiesta di uscita, la massima assise cittadina ha deliberato, come già fatto dal Comune di Gualdo Cattaneo e di Bevagna, l'uscita della polizia municipale dal corpo unico di polizia dell'unione dei comuni "Terre dell'Olio e del Sagrantino". "Si tratta di una scelta sofferta, ma necessaria dovuta non alla bontà del progetto - tuttora valido - prosegue Sperandio-, ma alla cronica mancanza di personale, ad una logistica territoriale poco favorevole, ad inefficienze amministrative che il sistema e uno scarso spirito di collaborazione tra i vari protagonisti non sono riusciti a colmare, determinando di fatto un deterioramento del servizio -anziché il potenziamento previsto- da una mancata integrazione di professionalità che Trevi non aveva e che purtroppo tornerà a non avere." Nel corso del Consiglio comunale il sindaco non ha celato l'amarezza per un obiettivo non realizzatosi, che avrebbe invece fatto risparmiare risorse alle casse comunali e qualificato il servizio di sicurezza, ha poi ringraziato le tre agenti presenti in sala che per 18 mesi hanno prestato servizio con senso di dovere e con non pochi sacrifici e il comandante Brauzi. "L'esperienza, di questo anno e mezzo, ha concluso Sperandio, ha rappresentato comunque per la città un motivo di confronto con altre realtà, che ha portato gli operatori a crescere professionalmente essendo stati in contatto con altre realtà."
Foligno/Spoleto
02/02/2017 16:44
Redazione