15 morti, di cui 4 solo quest'anno, e 83 feriti. Sono i numeri impietosi legati alla Pian d'Assino, la cui variante (meglio nota come circonvallazione di Gubbio) è sempre più spesso al centro della cronaca per essere teatro di incidenti molto gravi e anche mortali (come quello di sabato scorso).I numeri talvolta sintetizzano meglio di qualsiasi commento l'entità di un problema e mai come in questo caso danno la cifra della pericolosità di una bretella che dovrebbe essere di semplice trasferimento ma che è diventata una vera superstrada per volume di traffico: l'apertura dell'ospedale comprensoriale quasi 10 anni fa, ma soprattutto l'apertura della Perugia-Ancona nel luglio 2016 hanno accresciuto in modo esponenziale il volume dei flussi da e per Gubbio.E così se è vero che nell'ultimo decennio in 71 incidenti rilevati ci sono stati 9 morti e 83 feriti, anche il vecchio tracciato è stato teatro di 62 incidenti con 41 feriti. E dopo l'ultimo evento drammatico, costato la vita ad un 33enne e con altri 3 trentenni in lotta per sopravvivere, la politica e le istituzioni si mobilitano per chiedere interventi o correttivi: di ieri la nota del sindaco di Gubbio rivolta ad Anas per chiedere l'inserimento di autovelox che facciano da deterrente all'alta velocità in una direttrice a due corsie fin troppo pericolosa per chi sfreccia sopra i 100 km orari. Richiesta avanzata già il 5 ottobre scorso ma senza risposta. E soprattutto senza Anas facesse alcunchè. Oggi a farsi sentire anche il Movimento 5 stelle che da tempo sollecita invece di dirottare le risorse destinate al secondo tratto della Pian d'Assino da Mocaiana a Montecorona, proprio all'ammodernamento della variante più trafficata: “nata male da progetti obsoleti senza un minimo di lungimiranza - scrive il gruppo consiliare M5S di Gubbio con il portavoce Mauro Salciarini – e oggi insostenibile. Anche il prossimo cantiere (non ancora partito) per il tratto Mocaiana bivio di Pietralunga sarà ad una carreggiata per senso di marcia con 3 viadotti e 2 gallerie. Un'altra “Caporetto!” dicono i pentastellati che parlano di "progetto assurdo” che va fermato visto che ancora non sono partiti i lavori". Sarebbe meglio per i e propongono di "dirottare i soldi per ammodernare e mettere in sicurezza il tratto Gubbio-Branca”. Il M5S eugubino auspica iniziative e pressioni da parte di tutto il Consiglio Comunale di Gubbio per tentare di porre rimedio nel migliore dei modi a questa “emorragia” segnalando anche la pericolosità di questo periodo con numerosi turisti che si fermano lungo la strada per fotografare l'Albero di Natale più grande del mondo.La questione però potrebbe anche approdare in Consiglio regionale. Non ci sono ancora atti formali, ma da indiscrezioni sembra che avanzerà su iniziativa del consigliere eugubino Smacchi la richiesta di installare dei tutor (ovvero misuratori di velocità a tempo) tra Branca, uscita Gubbio centro e Madonna del Ponte, per multare chi supererà questo tratto a velocità superiore al consentito e creare un utile dissuasore per gli automobilisti e camionisti. Annunciata anche la richiesta di un incontro della Regione con i vertici Anas. Forse se ne saprà di più già venerdì 29 dicembre quando a Palazzo Pretorio si svolgerà l'ultimo consiglio comunale del 2017.