E’ curioso vedere in questi giorni la città di Gubbio invasa da ragazzi di ogni età che si muovono in modo diverso dai loro coetanei, passeggiano, mangiano il gelato, fanno shopping e gesticolano in un modo tutto particolare, con una grazia non comune, soprattutto fra gli adolescenti. Sono i ragazzi delle scuole di danza ospiti del Festival Renato Fiumicelli. E’ una ventata di gioventù e di delicatezza che ingentilisce la città e che la sera esplode al Teatro Comunale con le esibizioni dei gruppi di ballerini. Ieri sera è toccato alla scuola di danza del S. Carlo di Napoli, una delle fedelissime del Festival e che si esibirà anche questa sera sotto la direzione di Anna Razzi. Una donna particolare, piena di energia e con le idee molto chiare sulla disciplina necessaria a un buon risultato nella danza, e nello stesso tempo dolce e aggraziata, con un grande amore per Gubbio e per il Festival: “Veniamo da cinque anni” dice, “e ogni volta che vengo mi sembra che nulla sia cambiato, la gente, le cose, i sorrisi con cui mi accolgono tutti, la meravigliosa cordialità delle organizzatrici…è tutto immutato, e questo mi procura una gioia indicibile. E’ un punto saldo, una sicurezza.”
D. Il teatro non è troppo piccolo per voi? Abituati al S. Carlo…
R. Mi piace tanto questo teatro, piccolo ma delizioso, anzi, il fatto che il palcoscenico sia piccolo è una cosa molto positiva per noi: è più difficile danzare in uno spazio in cui ti devi confrontare con i limiti, ed è un’ottima palestra per i ragazzi., a cui fornisce più concentrazione e controllo. Poi amo il fatto che questo Festival non sia competitivo, come recita il suo statuto, certo, un certo grado di competizione c’è sempre, non può non esserci, ma è una competizione sana, e tutto si svolge in un clima di distensione e di collaborazione, è molto bello lavorare in un contesto del genere. Per noi insegnanti e per i ragazzi.
D. Per essere danzatori occorre essere un po’ narcisi?
R. Quando i ragazzi si guardano tanto allo specchio ogni tanto li riprendo, perché invece di fare attenzione alla postura si concentrano sul loro aspetto estetico…ma li si può perdonare, con tutta la fatica che fanno…”
D. Che effetto fa, dal punto di vista dei ragazzi, doversi esibire davanti a tanti loro coetanei danzatori ?
A rispondere, questa volta sono proprio loro, i ballerini della scuola del S. Carlo di Napoli:
R. Un po’ di fifa c’è sempre, soprattutto all’idea che gli altri ragazzi, soprattutto i più giovani, si aspettino tanto da noi…ma è anche un gran bello stimolo a fare sempre meglio!”
Stasera si replica al Teatro Comunale, insieme alle scuole di isola delle Femmine, Brescia, Catanzaro Lido e S. Margherita Ligure….ce n’è per tutti i gusti, su e giù per la Penisola, accomunati da un’unica, travolgente passione tutta vissuta in punta di piedi…
Gubbio/Gualdo Tadino
30/04/2008 15:47
Redazione