Il piano sperimentale della viabilità nel centro storico di Gubbio, diramato stamani dal Comune, valido fino alla fine di giugno, pensato per contemperare le esigenze di tutti i portatori d'interesse che ruotano nel centro, operatori commerciali, residenti e visitatori occasionali, non ha convinto tutti.
Non ha convinto Host, l'associazione dei ristoratori ed albergatori di Gubbio, che hanno diramato un comunicato nel pomeriggio odierno.
"Il 19 maggio 2020 - scrivono - è stato approvato il DL n. 34/2020, art. 181, in cui si esortano i Comuni alla ricerca di misure e spazi per la “messa in posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei soggetti di cui al comma 1, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché' funzionali all’attività di cui all'articolo 5 della legge n. 287 del 1991, non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli articoli 21 e 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
Oggi, 17 giugno 2020, il Comune di Gubbio approva un piano “sperimentale” per la regolamentazione del centro storico che troviamo non in linea con quanto sopra citato.
Troviamo inaccettabile parlare di sperimentazione. Avere un protocollo attivo fino al 30 giugno implica che nessuno degli esercenti potrà organizzare, pianificare il proprio lavoro in un momento ad altissimo rischio economico.
Dall’ordinanza ne deriva una città spezzata, dove solo a pochi è consentito poter lavorare. Si parla di pedonalizzazioni ma il fulcro artistico – culturale della città rimane un crocevia di flussi meccanici, in cui, pensando ad un turista in visita non resta che il divincolarsi fra un’auto e un'altra.
La città attraverso il comportato della ristorazione è un attrattore per la vera e concreta ripresa turistica, così facendo invece nessuno potrà organizzarsi e mettere in atto un’opera di rilancio dell’immagine di Gubbio.
L’ordinanza non tutela nessun impulso alla ripresa delle attività economiche ma limita la natura stessa di questo comparto.
In un momento storico così delicato per tutto il settore turistico, dover accogliere normative già attive negli anni passati o per di più trovare regolamentazioni rigide e invalidanti è sicuramente un atto che mette a dura prova gli operatori economici della città.
La fiducia di tutti era sicuramente di poter dialogare in maniera costruttiva ed edificante per il bene della città, ogni attore coinvolto poteva essere sollecitato nella risoluzione di questa importante gestione volta al miglioramento di un centro storico che può essere un luogo di altissimo prestigio".
(ndr. nel tg di Trg stasera ore 19,30 , replica 20.20 le interviste ad Host )
Gubbio/Gualdo Tadino
17/06/2020 18:02
Redazione