“Le espressioni utilizzate da Alessandro Meluzzi nello strampalato video girato insieme a Red Ronnie sono di un’inaudita volgarità, oggettivamente e gratuitamente lesive dell’immagine della Festa dei Ceri e della città di Gubbio. Un linguaggio inutilmente e immotivatamente violento, quello utilizzato da Meluzzi, personaggio a dir poco controverso, così tanto in cerca di visibilità da cedere, a dire il vero non solo in questa occasione, a volgarità, inesattezze, scomposte e strampalate ricostruzioni che nulla hanno di storico, nè di scientifico”: così il sindaco di Gubbio Filippo Stirati a proposito del video che sta circolando in queste ore che vede protagonista il professor Alessandro Meluzzi, ospite di Red Ronnie, intento in una ricostruzione del tutto falsa del 15 maggio eugubino. “Spiace anche dover dare spazio a un video e a un personaggio che interviene senza sapere, senza studiare, senza conoscere davvero ciò di cui sta parlando – prosegue il sindaco – mi rifiuto infatti di credere che Meluzzi abbia davvero assistito alla Festa dei Ceri, effettuandone una ricostruzione così assurda, stravolta e scomposta. La nostra è una Festa religiosa, celebrata in onore di Sant’Ubaldo fin dal 1160, non certo una “falloforia ariana”, espressione semplicemente incommentabile. Poi certo, l’antropologia dei paesi di lingua inglese, e non solo, interpreta la Festa dei Ceri quale riadattamento di ancestrali riti fallici di primavera, ma lo fa attraverso argomentazioni storico-scientifiche e interpretazioni che non sono mai grossolane, offensive e dispregiative come quelle utilizzate da Meluzzi. La nostra Festa dei Ceri vanta un centro studi che è stato costruito grazie al contributo di storici che hanno approfondito la storia della Festa, a cominciare dal testo fondamentale di Anita Seppilli, studiosi che ne hanno approfondito origini, riti, un centro studi costituito da documentazioni, pubblicazioni attente, lavori dall’alto contenuto scientifico, che evidentemente il professor Meluzzi non ha mai visto, nemmeno di sfuggita. Gli stessi eugubini, nella descrizione che viene fatta nel video, vengono rappresentati in modo delirante, non veritiero e offensivo, oltre che falso (la corsa alla raccolta dei “pezzi di orci” che portano fortuna, i “30 litri di vino”, la “grotta” dalla quale “i falli” uscirebbero, i bambini “buttati giù” dai balconi, i “morti” e potrei continuare…). La città intera è stata offesa nella sua identità profonda: Meluzzi lasci il lavoro agli storici e il racconto della Festa a chi la vive, la approfondisce, la conosce. Se vuole, il nostro centro studi è aperto, troverà centinaia di volumi sui quali documentarsi. Da parte nostra, alla luce di quanto indicato dallo statuto comunale, valuteremo ora tutte le iniziative tese alla tutela dell’immagine della Festa e della città di Gubbio, senza escludere nulla”.
Gubbio/Gualdo Tadino
07/06/2023 11:52
Redazione