Un gesto di vicinanza e grande comprensione umana, con l’intento di interpretare e dare voce ai sentimenti di tutta la cittadinanza. Oggi a mezzogiorno il sindaco di Gubbio Filippo Stirati si è recato al cimitero comunale, ad oggi chiuso come tutti gli altri cimiteri del territorio almeno sino a nuova ordinanza, proprio per una visita ai defunti che possa in qualche modo penetrare l'anima di tutte le persone che non possono recarsi sulla tomba dei propri cari, con la speranza di essere di conforto a tutti i cittadini nel dolore della perdita:
"Tante persone hanno avuto dei lutti anche nell'ultimo periodo - dichiara Stirati - e questo è un omaggio per tutti i defunti di tutti i cimiteri del territorio. Speriamo che i cimiteri possano esser riaperti quanto prima: per tante persone difatti è davvero difficile non venire a far visita ai propri cari, me ne rendo perfettamente conto e speriamo in una celere riapertura"
E oltre ai cimiteri si va verso una Fase 2 dove avverrà una graduale ripartenza anche in altri molteplici settori, soprattutto inerenti all'economia e all'industria senza mai dimenticare però l'aspetto sanitario che resta preponderante. Tutto difatti dovrà avvenire in sicurezza onde evitare un nuovo stato di emergenza legata al diffondersi del virus che potrebbe esser quantomai esiziale sotto ogni punto di vista
"Difficilissimo ripartire e mantenere il versante sanitario senza contagi - afferma il primo cittadino eugubino - Abbiamo una profonda crisi sia sociale che economica, con il rischio per tante imprese e tanti posti di lavoro in bilico: probabilmente diversi settori si apsettavano maggiori novità e maggiore flessibilità da questa Fase 2 e serpeggia un pò di delusione per ciò che ha deciso il Governo. Il tempo sta divenendo un elemento imprescindibile: noi abbiamo cercato di venire incontri alle fasce più fragile della popolazione attraverso i buoni spesa che sono stati subito distribuiti ma è uno strumento che non può bastare alla risoluzione del problema. Faremo altri tavoli con il terzo settore, con le aziende del territorio e con gli stessi liberi professionisti. E non nego che c'è grande preoccupazione per il settore turistico. Continuo a ribadire che, anche se una ripartenza in tal senso è necessaria, dovrà esser fatta con grandissima cautela e rispetto delle regole"