Un’occasione per ricordare il traguardo decennale italiano dell’Ipi, azienda umbra specializzata, da oltre trentanni, nel confezionamento asettico di alimenti liquidi. È stata quella offerta, mercoledì 18 aprile, nella sede dell’azienda a Pierantonio di Umbertide, dalla visita istituzionale dei sindaci di Perugia e Umbertide, rispettivamente Wladimiro Boccali e Giampiero Giulietti, dell’assessore allo sviluppo economico del Comune di Umbertide, Simona Bellucci, e del presidente della II Commissione consiliare permanente Attività economiche e governo del territorio dell’Umbria, Gianfranco Chiacchieroni. A guidare i rappresentati istituzionali, durante la visita, sono stati Pierluigi Locchi e Giorgio Cillo, rispettivamente general manager e direttore commerciale di Ipi. “Quest’anno – ha detto Locchi - compiamo dieci anni da quando l’azienda è diventata italiana. La Ipi Srl nasce, infatti, nel 2002, quando la multinazionale americana ‘International paper’, leader mondiale nella produzione di carte e imballaggi industriali, cede la propria attività ventennale”. Ipi è uno dei tre produttori a livello mondiale, dopo Tetra Pak e Sig, che sviluppa e fornisce soluzioni per il confezionamento asettico di alimenti liquidi, quali succhi di frutta, latte, vino, passata di pomodoro, in contenitori di cartoncino poliaccoppiato, meglio conosciuti come “brick”. Nonostante il respiro internazionale del proprio business, Ipi ha adottato la scelta strategica di non delocalizzare la propria produzione. Ad oggi, infatti, i macchinari di riempimento asettico e i sistemi di apertura e chiusura vengono prodotti a San Sisto di Perugia, mentre la carta poliaccoppiata nel nuovo stabilimento a Pierantonio di Umbertide. Una politica aziendale che, insieme alla crescita nel mercato, ha portato, negli ultimi anni, a un trend positivo nelle assunzioni. “Ipi – ha spiegato Cillo -, infatti, impiega oggi oltre 110 dipendenti nelle due sedi perugine, a cui va aggiunto l’importante indotto generato sul territorio, che potrebbe essere stimato in oltre 300 persone. Ipi insieme ai propri clienti sul territorio è l’esempio concreto di ‘fare sistema’ in Umbria”. “La nostra azienda – ha continuato il direttore commerciale Ipi - produce ogni anno 1 miliardo di contenitori, con un fatturato di circa 51 milioni di euro. I nostri sistemi di confezionamento sono installati in oltre trenta Paesi nel mondo. L’export rappresenta, infatti, oltre il 96 per cento del fatturato, di cui oltre l’80 per cento fuori dalla Comunità europea”. L’azienda punta, però, a una continua espansione in nuovi mercati, nel 2012 sono state effettuate nuove installazioni in Brasile, Kazakistan e Georgia. “Per questo – ha sottolineato Locchi – stiamo pensando ad ulteriori siti produttivi all’estero. Inoltre, stiamo puntando molto al rispetto dell’ambiente, utilizzando carta che proviene, perlopiù, dalla Svezia e da foreste certificate, gestite in modo corretto e responsabile secono rigorosi standard ambientali”. Grande soddisfazione è stata espressa dalle autorità locali presenti. “In una fase come questa – ha detto Boccali -, aziende come la Ipi devono essere sostenute, proprio come ha fatto il Comune di Umbertide”. “È giusto – ha replicato Giulietti - che vi sia una collaborazione tra chi amministra e chi viene ad investire nel nostro territorio, soprattutto sul versante delle infrastrutture. Nei prossimi mesi, infatti, inizieremo il completamento del raccordo ferroviario, utile anche allo sviluppo futuro dell’azienda”. “Un’impresa figlia del nostro tempo – l’ha, infine, definita Chiacchieroni -, in quanto lavora con nuovi sistemi tecnologici e informatici. Un vero e proprio ‘sistema’, che vanta diverse collaborazioni con l’Università e altre aziende, che contribuiscono allo sviluppo di progetti innovativi”.
Città di Castello/Umbertide
18/04/2012 16:29
Redazione