Il fine settimana che precede il Natale pun' dare seguito ai flussi turistici che hanno caratterizzato il ponte dell'Immacolata a Gubbio. Lo auspicano gli operatori del settore ben sapendo che il trend di questo dicembre non può ripetere i numeri dello scorso anno ma rappresenta comunque una boccata d'ossigeno per un segmento fortemente colpito dagli effetti post sisma.
Da un lato la carta sicurezza resta l'Albero di Natale più grande del mondo: continuano a essere numerosi dall'Umbria e anche da altre parti d'Italia ad arrivare anche per un solo giorno, per ammirare lo spettacolo delle luci sul monte Ingino. In questi giorni tra l'altro la luminaria realizzata dai volontari del comitato alberaioli guidati da Lucio Costantini è anche icona promozionale della campagna che la Regione Umbria sta promuovendo su quotidiani e periodici, come apparso oggi su “Il Venerdì” di Repubblica.
Non mancano anche i presepi, a partire da quello a dimensione naturale di San Martino, curato dall'omonima associazione di quartiere, che ogni anno richiama centinaia di curiosi e appassionati per ammirare le scene lungo i vicoli dello storico quartiere e anche sul letto del torrente Camignano in una suggestiva collocazione arricchita dall'architettura e dello scorcio circostante.
Non da meno il presepe vivente di San Pietro che in particolare torna con le sue scene stasera domenica 18 dicembre. Un'installazione luminosa a forma di stella di Natale accanto alla capanna della Natività, accoglie i tanti eugubini e turisti che hanno già gremito la prima serata.
Una scena della Natività che è collegata ad una suggestiva passeggiata nei vicoli del quartiere, in particolare Via Aquilante, dove è possibile ammirare anche laboratori di antichi mestieri e artigianato locale realizzati in collaborazione con ArtinGenio e il Distretto dell’Appennino Umbro-Marchigiano. L'iniziativa, dell'associazione quartiere San Pietro e dell'associazione “Insieme a Riccardo” nasce proprio dalla felice esperienza degli anni scorsi quando gli amici di Riccardo realizzarono il primo presepe vivente a Gubbio nell'orto della Famiglia dei Santantoniari.