"Una passione per la vita, una vita per la scienza": è la frase scelta dagli organizzatori della giornata di tributo alla memoria di Guido Bonarelli, esploratore e studioso vissuto tra 800 e 900, nativo di Ancona ma poi stabilitosi a Gubbio. Un vero gigante della geologia internazionale, pioniere della ricerca petrolifera, autore di studi che hanno segnato scoperte straordinarie nel mondo della geologia e paleontologia, tanto che porta il suo nome ("livello Bonarelli") uno degli elementi di riferimento dello studio geologico, maturato sulle rocce della Gola del Bottaccione. Bonarelli fu uomo di cultura di straordinario eclettismo, spaziando dagli studi classici alla scienza, intesa in senso lato, fino all'antropologia. Girò il mondo, all'inizio del XX secolo, in un'epoca in cui progettare solo un viaggio fuori dai confini nazionale era un'impresa: fu tra i pionieri della ricerca petrolifera, avendo scoperto proprio tra le rocce eugubine, le tracce di quel misterioso minerale ricco di elementi destinati a cambiare la storia dell'utilizzo dell'energia mondiale, il petrolio. E così svolse per le prime compagnie internazionali i suoi rilievi e le ricerche nel Borneo, in Africa e in Sudamerica, collaborando anche con Enrico Mattei, con il quale condivise l'idea della necessità di una compagnia petrolifera italiana.
Fu molto legato a Gubbio, la sua "dilettissima Umbria", e ricopri' anche l'incarico di Sindaco nel 1923 - nelle fila dei liberal-fascisti - appartenenza che non ne offuscò la limpida visione di "uomo del mondo", tanto da studiare e identificare ben 19 popoli tra coloro che ebbe la ventura di conoscere, parlando delle diverse "razze" ma non in termini dispregiativi o classisti, ma per puro spirito di conoscenza e sapere antropologico.
Una figura legata a Gubbio, e rimasta fin troppo tempo nell'oblìo, considerando la statura del personaggio da sempre considerato un faro nella ricerca geologica mondiale. Oggi la comunità rende omaggio alla figura di Guido Bonarelli con l'intitolazione di una via, già del via del Fosso, nel borgo di S.Lucia: un luogo scelto non casualmente perchè "proprio da qui iniziarono le sue ricerche geologiche sulle rocce della Gola" ha ricordato il nipote Guido Bonarelli jr, presente con la sorella Francesca e i nipoti. "Mio nonno è stato sempre guidato da una straordinaria sete di sapere, tanto che in età avanzata continuava a ripetere una frase che sconcertava suo figlio, cioè mio padre: più conosco e più mi accorgo di non sapere, diceva quasi sentendosi in perenne debito con la scienza a cui invece stava dando contributi straordinari". La cerimonia di intitolazione della via, conclusa con la mostra della targa in pietra abilmente realizzata dallo scalpellino artista eugubino Giuseppe Allegrucci, ha visto la presenza del sindaco Stirati, dell'assessore Damiani, dei docenti universitari eugubini di geologia, Corrado Cencetti (Università di Perugia) e Marco Menichetti (Università di Urbino), tra i relatori del successivo convegno tenutosi al Teatro comunale Ronconi, coordinato da Gabriele Morelli e che ha visto anche i contributi di altri qualificati studiosi.
Gubbio/Gualdo Tadino
10/03/2019 11:26
Redazione