C.Castello: al museo gattonando, grande successo di “Baby Habitat”

Al museo, gattonando. Malakos, museo delle conchiglie e dei primati, non solo è la più grande collezione privata del genere in Europa con 600mila esemplari ma è anche una delle primissime a sperimentare laboratori scientifici per bambini da 0 a 5 anni. Il direttore di Malakos Gianluigi Bini e Debora Nucci, responsabile della divulgazione scientifica, hanno chiamato questo spazio “Baby Habitat” e l’hanno allestito con tutte le dotazioni del caso, compreso fasciatoio, scalda biberon, pannolini e zona allattamento. “La risposta delle famiglie è stata entusiasmante” dichiara il vicesindaco ed assessore alla Cultura di Città di Castello Michele Bettarelli, che facendo un bilancio dell’iniziativa, parla di circa 150 visitatori per l’appuntamento di apertura a Villa Cappelletti e di una partecipazione in crescita “perché i bambini sono stati subito conquistati dalle attività proposte. Le strutture a supporto della cultura sono impegnate a tutto tondo soprattutto verso i più giovani per favorire l’accesso alle varie forme di sapere ed educare alla passione per le scoperte e la ricerca. Malakos, Teatro ragazzi, NelFrattempo sono esempi di successo che confermano come non ci sia un’età per iniziare a frequentare i luoghi della conoscenza. Il comune su questo campo sta ripensando la missione di tutto il suo circuito per aprire la sua rete di strutture soprattutto a bambini e famiglie. L’esperienza del Baby Habitat ha tracciato una strada”.  “Paradossalmente siamo stati noi i primi ad osservare i piccoli scienziati per capire quali reazione avessero davanti al miracolo della natura e ai suoi segreti” dice Gianluigi Bini “In collaborazione con la pedagogista Elisa Palmi abbiamo costruito una modalità a misura di lattante per esplorare il museo e comprendere il mondo marino. Oltre al Baby Habitat i mini visitatori hanno potuto trovare un percorso sensoriale per piedini scalzi: una passeggiata sulle sabbie di tutti gli oceani del mondo e a tutte le profondità. Attività di disegno naturalistico e atelier d’arte, la sala con le scatole misteriose, l’immersione digitale ricreata con proiezioni e suoni subacquei e punti lettura con cuscini  morbidi, grazie alla preziosa la collaborazione con il Punto Prestito Nelfrattempo”. Malakos ospitato a Villa Cappelletti è il frutto del lavoro pluridecennale del biologo Gianluigi Bini, condotto sui fondali marini alla ricerca di conchiglie. Unico museo umbro presente su Google Art, ha già ricevuto numerose attestazioni dalla comunità scientifica per la quantità e qualità del materiale che offre. L’autorevolezza della collezione ha conquistato altri scienziati che stanno affidando le loro collezioni a Malakos: “Il  museo delle conchiglie si sta rivelando un vettore di crescita della comunità sia al suo interno che come immagine esterna. Abbiamo ricevuto due importanti donazioni che arricchiscono il museo e elevano il livello già altissimo che la collezione riveste per appassionati e specialisti” conclude Bettarelli, ringraziando Marco Bettocchi architetto e esperto del Conus, uno degli animali più velenosi al mondo , che ha donato 2500 esemplari di endemismi, specie tipiche delle isole di Capo Verde, e Attilio Pagli enologo e specialista di Pecten che ha donato circa 10mila esemplari di questa famiglia, in rappresentanza di tutti le specie”. Un Halloween sui fondali mari è quello che Malakos propone per il 31 ottobre, come prossimo appuntamento del programma di laboratori. Riservato ai bambini dai 6 ai 10 anni inizierà alle 21.00.