Sono state le coreografie degli sbandieratori di Gubbio affiancati dai figuranti dei Giochi de le Porte di Gualdo Tadino a introdurre sabato pomeriggio la cerimonia di festeggiamento del decimo compleanno dell'ospedale comprensoriale di Branca: era il marzo 2008 quando il complesso ospedaliero venne inaugurato e a distanza di due lustri tutti i protagonisti, politici e manageriali che si sono succeduti nel frattempo, hanno partecipato ad un momento celebrativo che è stato anche occasione di bilancio. Una festa e nel contempo un modo per sottolineare il lungo percorso passato attraverso l'integrazione dei due territori, Eugubino e Gualdese, e lo sviluppo delle professionalità e tecnologie tradotte dai rispettivi nosocomi cittadini.
All'iniziativa di sabato erano presenti i direttori generali Usl, dall'attuale Andrea Casciari a ritroso con Vincenzo Panella che l'ha inaugurato ed Emilio Duca. Hanno portato il saluto per le rispettive municipalità Rita Cecchetti, vicesindaco di Gubbio per l'assenza di Stirati impegnato a Bergamo al vertice Ancsa, e il sindaco gualdese Presciutti che hanno rimarcato l'elemento strategico di un'operazione, voluta dai sindaci di inizio millennio, Ubaldo Corazzi e Rolando Pinacoli. Un'operazione che – è stato detto - ha permesso all'Alto Chiascio di dotarsi di una struttura unica. Teresa Tedesco, direttore del presidio, ha rimarcato il gioco di squadra con i risultati e le nuove sfide, come le sinergie coi medici di base per gestire i malati cronici. Apprezzati e ricordati i contributi dei privati, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia (per la quale ha parlato il presidente onorario Carlo Colaiacovo) e le tante associazioni di volontari sparse sull'intero territorio comprensoriale per le quali ha preso la parola Carlo Crocetti dell'Anaca di Gualdo.
Infine un video, realizzato da Giampaolo e Donatella Pauselli, anche con immagini tratte dalla diretta di TRG di 10 anni fa, sono state ripercorse le tappe con le testimonianze degli operatori. A chiudere, un'immancabile torta e un pizzico di emozione. Dieci anni sono un traguardo importante ma non possono che essere una tappa di passaggio per una struttura strategica per il bene pubblico come un ospedale: tanto è stato fatto ma altrettanto resta da fare, migliorare e crescere, soprattutto nel rapporto con il paziente – con le difficoltà da tempo lamentate nella gestione della tempistica di un pronto soccorso preso d'assalto da utenti provenienti ormai anche da Fabriano e Perugia – fino alle liste d'attesa che sono il tallone d'Achille dell'intera sanità umbra. Insomma farsi gli auguri, per questi 10 anni, ha un valore doppio.
Gubbio/Gualdo Tadino
12/03/2018 11:12
Redazione