Le motivazioni della propria candidatura, l'affermazione di essere espressione della città e non di un partito. E infine la richiesta: primarie aperte a tutti, senza vincoli, senza timori di "tarocchi".
Si presenta con un comunicato stampa Ennio Palazzari, imprenditore, ex dirigente di banca, candidato dal Pd per la carica di sindaco. In vista delle primarie del 9 marzo interviene all'indomani delle prese di posizione critiche sia di Stirati che del gruppo "Gubbio rinasce" nei confronti, non tanto di Palazzari, ma del partito. E spiega:
"Sono stato indicato dalla stragrande maggioranza dell'Unione comunale del PD a candidarmi a Sindaco per le prossime elezioni amministrative della mia città.
Confesso che, immediatamente, oltre che a sentirmi gratificato da tale indicazione (il PD rappresenta il maggior partito della città), ho avvertito l’enorme peso del compito che mi si prospettava in ragione delle difficoltà enormi che la mia città sta attraversando sul piano politico, economico e delle relazioni interpersonali, condizionate e direi intossicate da anni di dispute e divisioni laceranti pagate a caro prezzo dalla città.
Rispetto ad un'istintiva tentazione di declinare tale offerta, ha prevalso il senso di responsabilità che sempre ha guidato le mie decisioni nella lunga esperienza professionale. Soprattutto ha avuto un peso la consapevolezza della necessità assoluta di voltare pagina e contribuire a far uscire la città dal pantano e dalle diatribe degli ultimi anni. Nessuno ha la bacchetta magica, ma è indispensabile per il futuro della nostra comunità tornare a lavorare dopo anni, in un clima di normale dialettica e soprattutto di buon senso che ponga al centro il bene della città.
Ho deciso così di mettere a disposizione di quanti lo vorranno la mia esperienza pluriennale nella società civile e di matura conoscenza delle dinamiche imprenditoriali, economiche e sociali della nostra regione e della nostra città".
Palazzari indica anche un obiettivo: "Vorrei essere il candidato di tutti e, pur gratificato dalla spinta del Pd, intendo rivolgermi all’intera città ed al suo territorio, sentendomi più Eugubino che rappresentante di un soggetto politico/partitico. Connotazione quest’ultima non disdicevole di per sè, ma che non mi ha mai riguardato, né direttamente né indirettamente, in tanti anni di attività e di esperienza professionale.
Un'altra importante motivazione che mi ha spinto ad accettare la richiesta di impegnarmi nelle prossime consultazioni comunali, è stata la volontà da più parti manifestata – direi trasversale sul piano politico e anche all'interno di un partito dalle diverse dialettiche come il Pd – che vi fosse un necessario ricambio tra le figure di riferimento a livello amministrativo. Non voglio esprimere giudizi sulle ultime esperienze amministrative di questa città – si potrebbe dire che la città già da sola, un suo giudizio lo ispiri – ma ritengo di poter rappresentare le istanze di coloro che auspicano il coinvolgimento della cosiddetta “società civile” e nel contempo di coloro che in seno ai partiti – Pd in primis – hanno da tempo sollecitato la scelta di “volti nuovi” e non legati alle ultime esperienze amministrative".
Quindi la richiesta di Palazzari al Pd e indirettamente anche a coloro che lo criticano in queste ore: "Sulla base di tutto questo mi sento di chiedere al PD – in quanto partito che ha individuato nella mia persona una figura meritevole di candidarsi a ricevere la fiducia dei cittadini - di promuovere “primarie” che non siano né di partito né di coalizione, ma piuttosto aperte, in questo particolare momento, a tutte le eugubine e a tutti gli eugubini che desiderino partecipare, senza frapporre ostacoli burocratici, cavilli incomprensibili o pretendere professioni di fede di qualsiasi natura. Chiamiamole delle “primarie civiche” che manifestino quella che è la volontà di tutti coloro che vorranno parteciparvi per decidere chi è la persona cui affidare l'onere e l'onore di far riprendere un cammino amministrativo a questa comunità, dopo l'esperienza del commissariamento.
La mia richiesta è per misurare le aspettative e le istanze della cittadinanza".
Palazzari infine risponde anche al comunicato di ieri di "Gubbio rinasce": "Non mi sento né un “coniglio uscito dal cilindro”, né tanto meno aspiro a diventare “l'amministratore delegato” di questa città – sebbene la città ne avrebbe tremendamente bisogno. Mi chiedo piuttosto se le reazioni un po' scomposte alla mia scelta, soprattutto dalla componente minoritaria del partito che mi ha designato, non siano legate a motivazioni o strategie già programmate da tempo e che richiedono solo il nesso casuale per poter essere messe in pratica.
Anche per chiarire tutto questo, e sgomberare il campo da qualsiasi inutile polemica, lo strumento di “primarie aperte” e' il migliore per decidere chi può rappresentare uno schieramento e candidarsi a guidare la città. Senza ventilare complotti, taroccamenti, inghippi, magheggi che le urne non possono certamente far temere".
Gubbio/Gualdo Tadino
21/02/2014 11:49
Redazione