Ha fatto parlare di sè negli ultimi mesi soprattutto per polemiche e vicende legali. Stavolta il canile comprensoriale di Ferratelle, a Gubbio, torna alla ribalta con l'iniziativa RandAgiamo promosso dell’Università di Perugia Dipartimento di Medicina Veterinaria, adottato dalla Regione dell’Umbria come modello operativo nell’ambito del Programma di Prevenzione Sanitario Regionale 2014-2018, che torna al canile-rifugio di Ferratelle.Già nel 2014 era stato operativo presso la struttura di Gubbio ed è stato scelto nuovamente unitamente ai canili di Collestrada ed Assisi, quali realtà idonee sia strutturalmente che dal punto di vista dell’ospitalità e della collaborazione. Si tratta di un progetto formativo per i volontari che coadiuveranno il Team del Progetto RandAdiamo nelle diverse attività di socializzazione e arricchimento ambientale dei cani in canile e alle iniziative promosse per informare e sensibilizzare i cittadini sul valore della relazione con l’animale e le buone pratiche per una felice convivenza in famiglia.Ogni cane verrà valutato dal punto di vista comportamentale e successivamente inizierà un percorso di educazione che lo aiuterà ad inserirsi più facilmente nella famiglia adottiva.I volontari di E.N.P.A. ed Animal Mind, associazioni accreditate ad operare all’interno del canile di Ferratelle hanno già partecipato alle lezione teoriche che si sono svolte presso l’aula magna del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Perugia lo scorso mese di Marzo. Ora dovranno completare il percorso, unitamente ad altri volontari dell’Umbria con lezioni pratiche che si svolgeranno in canile.“E’ motivo di orgoglio per noi che gestiamo il canile essere scelti per la seconda volta” dice il Dirigente della Comunità Montana Alta Umbria, Emilio Bellucci, Ente che gestisce il canile dal Maggio 2005 quale servizio associato per i Comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gubbio, Scheggia e Pascelupo e Sigillo.