Rischia di diventare il caso dell'estate, ma anche di essere fortemente ridimensionato: parliamo delle sanzioni comminate dal comando di Polizia Municipale di Gubbio ai motocicli e scooter con il sistema dei varchi elettronici tra il 4 e il 24 giugno scorsi, vicenda che sta procurando qualche empasse negli uffici di borgo S.Lucia e nella casella postale dedicata alle questioni della ZTL. In tanti a prendere informazioni o a richiedere direttamente il rimborso di quanto pagato in questo mese e mezzo a seguito della multa recapitata in base alla segnalazione video delle telecamere poste negli accessi del centro storico. Galeotto fu l'errore marchiano di un'indicazione nei pannelli della segnaletica orizzontale posti sulle porte d'ingresso della città: i pannelli infatti recavano la dicitura “divieto di transito agli autoveicoli non autorizzati”. Dopo la segnalazione di un conducente motoveicolo, che aveva ricevuto sanzione, dell'erronea dicitura, gli addetti comunali hanno provveduto a sanare la gaffe con una specie di bianchetto, che coprisse il suffisso auto e lasciasse la più ampia accezione di veicoli. Peccato che tutto questo sia avvenuto solo il 24 giugno, 20 giorni dopo l'avvio della fase sanzionatoria, indi per cui le sanzioni comminate nel frattempo ai motocicli e ai motocarri sono diventate potenzialmente contestabili.
Per la cronaca sono circa 1.370 tutte le multe elevate nei primi 20 giorni di attivazione dei varchi, delle quali però sono 180, poco più del 10%, quelle che riguardano motocicli e motocarri, ovvero i veicoli non specificamente compresi nell'iniziale individuazione dei pannelli.
Poche o tante che siano, le sanzioni della discordia comportano da un lato costi aggiuntivi per le spedizioni delle multe, richiederanno comunque un ricorso in Prefettura per l'eventuale richiesta di rimborso al cittadino ma soprattutto rischiano di diventare un boomerang di immagine proprio in avvio di una riforma della viabilità cittadina quasi epocale e che dunque richiedeva la massima attenzione in ogni dettaglio. Evidente la superficialità di chi ha predisposto la segnaletica iniziale – e chissà se qualcuno nelle sedi amministrative chiamerà a risponderne i responsabili.
Intanto altre segnalazioni giungono in redazione a TRG sui casi di accessi sprovvisti di telecamere, diventati silenziosamente punto di ingresso e uscita per così dire clandestini. Un nostro telespettatore ci ha fatto pervenire immagini ad esempio dell'entrata da via Toschi Mosca – meglio nota come il vicolo dell'abbondanza – dove l'assenza di camere permette l'accesso anche di autovetture almeno fino all'incrocio con via dei Consoli (che poi è monitorato). Ancor più nascosti ma non meno utilizzati altri due accessi: il primo è quello del passaggio pedonale dal parcheggio dell'ex seminario – in questo caso in clamorosa violazione delle norme ma ugualmente scelto soprattutto da ciclomotori di giovani che si ritrovano, magari a motore spento o a bassa velocità, come d'incanto in via Cavour. In questo caso, soprattutto nelle ore notturne, come segnalato dal telespettatore, si tratta di una soluzione molto gettonata.
Infine altro pertugio è quello della Funivia Colle eletto dove, a sinistra dell'ingresso, si trova il passaggio pedonale che permette di bypassare facilmente le telecamere di porta S.Agostino e immettersi lungo via Dante. Qui l'accesso sarebbe meno intenso ma comunque utilizzato. Anche in questo caso si tratta di accessi già noti alle forze dell'ordine che hanno provveduto alle prime sanzioni in attesa di apporre, anche in queste vie, gli opportuni dissuasori per evitare furbizie e scorciatoie.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/07/2018 09:17
Redazione