Il cupo rintocco lento e mesto del Campanone ha scandito anche stamane le prime ore della giornata: il 22 giugno, da 76 anni, si apre così per la comunità eugubina. La memoria e un velo di tristezza accompagnano quello che è il ricordo della pagina più luttuosa della storia moderna a Gubbio: la strage dei 40 martiri, i civili uccisi da un plotone nazista come rappresaglia della morte di un medico ufficiale della Wehrmacht 2 giorni prima in un bar del centro, rappresenta la pagina più buia del XX secolo, per tutta l'Umbria.
E così si sono rinnovate le celebrazioni commemorative, a partire dalla messa delle 6.30 officiata dal Vescovo Luciano Paolucci Bedini nel Mausoleo che ricorda il luogo dell'eccidio e custodisce le 40 salme. La cerimonia istituzionale si è poi svolta alle 10.30, con il sindaco Stirati che ha deposto le corone nei luoghi simbolo della memoria, dal monumento ai Caduti della Grande Guerra, alla scuola elementare "Matteotti" dove vennero tenuti in ostaggio i tanti civili catturati, quindi il monumento dei Caduti della seconda guerra mondiale fino al Mausoleo stesso dove Filippo Stirati ha ricordato il sacrificio delle 40 vittime e delle loro famiglie, una ferita sempre aperta e difficile da rimarginare. Accanto a lui la presidente dell'associazione Famiglie 40 martiri, Laura Tomarelli, ed il vice sindaco della cittadina siciliana di Mirto, Luigi Ialuna, che ha portato il saluto della comunità che ancora oggi ricorda il vice brigadiere dei Carabinieri, Giovanni Zizolfi, appena 23enne, finito tra i 40 fucilati. E' stato poi ricordato, uno ad uno, il nome delle vittime, in un clima di grande commozione e partecipazione.
Le distanze anticovid e il divieto di assembramento non hanno tenuto lontani gli eugubini dal Mausoleo anche e soprattutto quest'anno, quando l'associazione ha voluto fortemente rinnovare le cerimonie, pur nel rispetto di tutti i limiti imposti.
E la serie di iniziative, si è aperta sabato pomeriggio in una ritrovata Biblioteca Sperelliana, per la prima volta tornata ad ospitare la presentazione di un libro: "Giovanni Zizolfi, il sacrificio dimenticato" è il titolo della storia raccontata da Alessandro Zizolfi, sul vicebrigadiere siciliano, appena 23enne, finito tra i 40 martiri di Gubbio.
Gubbio/Gualdo Tadino
22/06/2020 12:17
Redazione