Un confronto per chiarire quanto rimasto non chiarito o non compreso il 18 ottobre scorso presso l'ospedale di Branca in occasione degli Stati Generali della sanità sul tema del riordino del laboratorio analisi. Questo è stato l'incontro oggi pomeriggio presso la sala consiliare del Comune di Gualdo Tadino alla presenza dell'assessore regionale alla sanità Luca Barberini, del professor Pasquale Parise in rappresentanza dell'Asl 1 e del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti. Invitati i medici del complesso ospedaliero di Branca e le associazioni di Gubbio, Gualdo Tadino e del territorio che a vario titolo si occupano di servizi per la salute. Barberini ha riaffermato la volontà della Regione di tenere il presidio di Branca nella rete degli ospedali di emergenza – urgenza : " Un fatto non scontato – ha affernato – se considerate che da Terni a salire in 80 km ci sono 4 ospedali di emergenza urgenza, cosa che non accade in altre Regioni". Ha quindi ribadito che quanto stabilito dalla delibera non partirà prima di aver redatto un progetto condiviso con gli operatori dell'ospedale quanto con i sindacati e le istituzioni del territorio in cui si diano le indicazioni su come funzionerà il laboratorio analisi e l'intero plesso ospedaliero. Prima di gennaio 2020 , secondo l'assessore Barberini, sarà difficile vedere attuata quella delibera. Per ora, dunque, tutto resta così com'è, come specificato nella sua missiva inviata alla direnzione dell'Asl 1 relativa al plesso di Branca. Tra gli interventi dell'assemblea, da sottolineare quello del presidente del Circolo Acli Ora et Labora di Fossato di Vico Sante Pirrami che ha annunciato l'avvenuta raccolta già di oltre mille firme per chiedere la modifica della delibera del settembre scorso: "Unico documento – ha detto – di cui vogliamo e possiamo discutere". Pirrami ha ricordato che Branca con Foligno è l'unico ospedale dell'Umbria in crescita per utenza e fatturati; ha ricordato come le criticità di ordine geografico e sociale che hanno portato alla deroga per Orvieto siano rintracciabili anche in Alto Chiascio; ha ricordato la distanza di Città di Castello come ospedale di riferimento; quindi la dubbia efficienza di dispositivi POCT di cui sarà dotato il pronto soccorso di Branca da utilizzare, nelle ore di chiusura, in alternativa agli operatori del laboratorio analisi. Chiesta la modifica della delibera anche da parte del reponsabile del laboratorio analisi dottor Menichetti che ha ricordato i numeri imponenti di Branca, 1 milione di esami all'anno, l'alta tecnologia oggi utilizzata e i rischi che il blocco del turn over arrecherebbe al personale. Barberini nel suo intervento aveva chiesto disponibilità al terrtorio a ragionare in un'ottica di sistema tra i 5 ospedali di emergenza: oggi è la volta dei laboratori analisi, domni toccherà inevitabilmente ad altri servizi.
Tutto questo si svolgeva a Gualdo Tadino mentre stamani a Perugia il gruppo regionale del movimento 5 stelle chiedeva un'ispezione ministeriale sulle anomalie della sanità umbra da parte del ministero della Salute e di quello dell'Economia e finanze.gli esponenti pentastellati, hanno parlato dell'intenzione di inviare ai due dicasteri una relazione per denunciare "che la sanità in Umbria è malata e per chiedere interventi ministeriali".Hanno ricordato che i vertici della sanità hanno questioni giudiziarie aperte e denunciato rapporti compromessi tra aziende sanitarie e università.