Nel corso della sessione di question time della seduta di oggi dell' Assemblea legislativa, il consigliere Valerio Mancini (Lega) ha chiesto all' assessore Luca Coletto chiarimenti sui "disservizi verificatesi il 2 gennaio 2020 presso il Centro unico di prenotazione (Cup) dell' ospedale di Città di Castello". Illustrando in aula l' atto Mancini ha sottolineato come "2 gennaio 2020 nel Cup che si trova all' interno dell' ospedale di Città di Castello si sono nuovamente verificati gravi disservizi per la prenotazione degli esami e delle visite specialistiche, e anche per la scelta del medico di famiglia". "Alle ore 8.30 - ha aggiunto - c' era un solo operatore, prenotare gli esami e le visite specialistiche o per pagare il ticket il tempo di attesa alle 12 era superiore a due ore, così come per la scelta del medico di famiglia. È stato attivato il servizio telematico per la scelta del medico di famiglia, ma quel giorno esso non era attivo. Per questo chiediamo alla Giunta per conoscere i motivi che hanno determinato questi disservizi". Coletto ha risposto che "il direttore del distretto ha chiarito che il giorno 2 febbraio, dopo le segnalazioni pervenute circa la situazione presso gli sportelli, è stata eseguita una verifica del servizio: erano presenti 60 persone, con tempi di attesa fisiologici massimi di circa 30 minuti". "Verificheremo meglio - ha aggiunto - quanto successo anche se tutto è nato dal fatto che quattro medici di medicina generale sono andati in pensione contemporaneamente, annunciandolo all'ultimo momento. Ciò ha comportato che circa 6 mila persone si sono trovate simultaneamente a dover scegliere un altro medico". Valerio Mancini ha così replicato: "Sapendo che quattro medici di famiglia, con 1.500 pazienti ognuno, andavano in pensione, sarebbe stato necessario potenziare il servizio per il cambio medico. Anche questo evento dimostra che in Alto Tevere c' è bisogno di una approfondita analisi e di cambio di direzione per quanto riguarda anche la gestione degli affitti".