24mila visitatori in 24 mesi. Questi i rimarchevoli numeri della mostra "Extinction: Prima e Dopo la Scomparsa dei Dinosauri" progetto promosso e organizzato da Comune di Gubbio, Geomodel e Associazione paleontologica paleoartistica italiana nonchè visitabile nel complesso del Monastero di San Benedetto e che è pronta a vivere una terza edizione colma di novità. Simone Maganuco, paleontologo e curatore della mostra e Marco Cherin, paleontologo dell'Università degli Studi di Perugia hanno esposto l'evoluzione continua di una mostra che è una vera e propria commistione di scienza ed arte. La proficua collaborazione con L'Unipg risulta propedeutica proprio per trasmettere contenuti sempre nuovi, come la ricerca sulle origini dell'uomo mentre altro filone è quello riguardante la valorizzazione del territorio, sia attraverso i reperti fossili che tramite studi geopantologici. Alto importante snodo è il progetto didattico per scuole e famiglie che offre coinvolgimento anche attraverso suggestivi laboratori e dona un ulteriore dimensione alla mostra. Ad inaugurare il nuovo filone anche l'assessore al turismo Nello Fiorucci e l'assessore alla cultura Augusto Ancillotti, che ha preannunciato la visita a Gubbio il prossimo 30 Giugno del noto geologo Mario Tozzi proprio per conoscere da vicino le stratificazioni rocciose della Gola del Bottaccione, che racchiudono la storia dell'estinzione di massa dei dinosauri. Il sogno nel cassetto è quello di costruire nel chiostro della struttura un giardino mesozoico a grandezza naturale con tanto di T-REX, ma intanto la mostra diviene anno dopo anno sempre più un punto di riferimento a livello internazionale e Gubbio, anche a distanza di 65 milioni di anni dall'impatto meteoritico, si conferma ancora la “casa” dei Dinosauri
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