Ennesimo dietrofront giudiziario sulla vicenda ripescaggi in serie B e nuova fumata nera per la Ternana: stavolta è il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso – fissando al 15 novembre la discussione collegiale – della Lega di B guidata da Balata (nella foto) contro il provvedimento della prima Sezione Ter della presidente Germana Panzironi, che aveva riaperto le porte al ritorno al format a 22 squadre per il torneo cadetto. La pronuncia odierna è una vera doccia gelata per la Ternana che già assaporava la possibilità di tornare in B - seppur con la necessità di dover recuperare 8 partite. E invece con tutta probabilità le partite da recuperare saranno 4 ma in serie C.
Nelle motivazioni della V° sezione del Consiglio di Stato si legge che «non appare sussistere un sufficiente fumus boni iuris in merito all’effettivo superamento – da parte del commissario straordinario della Figc nell’adozione degli atti impugnati – dei limiti della delega conferitagli. Nel dovuto bilanciamento tra gli interessi contrapposti, quello generale alla sicurezza e garanzia del regolare ulteriore svolgimento dei campionati ormai già in corso allo stato permane prevalente, anche per la sua ora accentuata caratterizzazione». E – si legge su La Gazzetta dello sport – con la nona giornata in corso di svolgimento, per i giudici amministrativi di secondo grado «appaiono sussistere i presupposti di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio».
Di fatto la Ternana non giocherà neanche domani a San Benedetto del Tronto - gara sospesa e non più disputabile che con ogni probabilità dovrà recuperare insieme alle prime 3 giornate di campionato.