Una storia di riconciliazione a distanza di 60 anni dall'occupazione tedesca in Umbria. Una pagina di amicizia, umanità, solidarietà. Una vicenda periferica ma di grande attualità per il messaggio universale che esprime attraverso le parole e l'esempio dei suoi protagonisti.
È quella narrata nel libro "Nel segno dei padri - la storia di Guglielmina e Peter", di Giacomo Marinelli Andreoli, giornalista professionista e direttore del network televisivo TRG.
Il romanzo, edito da Marsilio Venezia, sarà presentato a Perugia oggi lunedì 11 febbraio (ore 17.30) presso la Sala Vaccara di Palazzo dei Priori.
Saranno presenti e ne parleranno con l'autore, il dott. Giuseppe Severini, presidente di sezione del Consiglio di Stato e il prof. Mario Tosti, presidente di ISUC (Istituto Storia Umbria contemporanea). Interverranno anche il prof. Antonio Marionni, testimone oculare di alcuni dei tragici fatti del 1944 da cui prende spunto la storia (eccidio 40 martiri di Gubbio) e Franca Vantaggi, figlia della protagonista.
Introdurrà l'incontro il saluto istituzionale dell'assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Teresa Severini.
La storia di Guglielmina e Peter e' legata a doppio filo al passato e al presente della comunità umbra, sconosciuta a tanti finora, ma con un antefatto ben noto, come l'eccidio dei 40 civili fucilati il 22 giugno 1944 a Gubbio dalla Wehrmacht come rappresaglia dell'uccisione dell'ufficiale medico tedesco Kurt Staudacher.
E l'amicizia nata quasi casualmente tra il figlio di Kurt, Peter e la figlia di uno dei civili fucilati, Guglielmina Roncigli, è il motivo saliente del racconto, basato sul rapporto epistolare tra i due, per altro coetanei (entrambi nati nel 1943 e dunque rimasti orfani a solo un anno di vita), sbocciato nel 2004 e protrattosi per otto anni.
Perugia
11/02/2019 08:13
Redazione