Erano 16 i milioni conquistati da Perugia grazie al bando periferie che il sindaco Andrea Romizi aveva siglato con l'allora premier Paolo Gentiloni. I fondi spettanti erano stati però congelati dal governo gialloverde tra mille incertezze, lasciando di fatto fermi i lavori di riqualificazione per l'area di Fontivegge su cui la giunta Romizi ha deciso di scommetttere. Dei 18 interventi previsti, però, nel 2019 ne avverranno sicuramente due. In questo mese, infatti, la legge finanziaria ha riattivato tutto anche se con delle modifche rispetto alla convenzione precedente. Innanzitutto vanno aggiornate le tempistiche e anticipate le spese di appalto e di progettazione. Le gare, inoltre, potranno essere bandite solo dopo l'approvazione del bilancio comunale e in base alle modifiche normative intervenute vanno firmate di nuovo le convenzioni con il governo.In sintesi i tempi si sono allungati rispetto a quanto auspicato in precedenza ma il volto di Fontivegge cambierà. Per due opere già finanziate da Agenzia Urbana i lavori partiranno subito. Si tratta della riqualificazione di piazza Vittorio Veneto, difronte alla Stazione con l'obiettivo di separare meglio i flussi pedonali ,veicolari e collegarla a piazza del Bacio, e degli interventi per il terminal dei bus davanti alla stazione del minimetrò, con ad esempio l'installazione di pensiline “intelligenti”. In entrambi i casi la progettazione è a buon punto. La speranza è di far procedere i soldi del bando periferie senza intoppi per far si che nel 2019 oltre a questi due interventi se ne attiveranno altri in modo concomitante. Dopo l'inaugurazione del coworking a due passi dalla stazione, infatti, l'amministrazione tiene molto ad un altro progetto: la creazione di un centro di grafica avanzata al posto dell'ex scalo merci, chiuso ormai da anni. Uno dei progetti, quest'ultimo, fortemente voluto per caratterizzare Fontivegge come polo dell'innovazione.