Valeva 15 euro la vita di Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, i due ragazzi ternani trovati senza vita dai rispettivi genitori. E' questa la cifra per cui Aldo Maria Romboli, già in cura al Serd (servizio dipendenze) di Terni, ha confessato di aver venduto mezza bottiglietta di metadone, contenuto in un flacone da 50 ml e riempito per metà, versato in una bottiglietta d'acqua da 0,5 riempita per tre quarti. La dose letale per i ragazzi doveva servire a lui per la disintossicazione e che per questo teneva in casa. Il metadone infatti viene usato in presenza di dipendenza da oppiacei prevenendo la comparsa dei sintomi dell'astinenza nei tossici che hanno smesso ad esempio di usare l'eroina. Il pusher aveva in casa un quantitativo di metadone superiore a quello che serviva a lui per uso personale perchè "la legge - spiega il responsabile del Serd dell'Usl di Terni, Marco Cuccuini- consente ai Serd di erogare, secondo il piano terapeutico stabilito dall'equipe multidisciplinare, tali trattamenti con metadone per un massimo di 30 giorni. Qui nella nostra Usl 2 non diamo terapie così a lungo. Valutiamo il paziente e in base all'affidabilità, decidiamo se il trattamento è quotidiano o settimanale o quindicinale. E' ovvio che se ci sono di mezzo giorni festivi la terapia di metadone deve coprire anche quel lasso di tempo".Il metadone, dunque, era stato fornito al pusher direttamente dal Serd tanto che le forze dell'ordine confermano che non ci sono stati furti ed è stato invece letale per i due ragazzi: "la sostanza - continua infatti Cuccuini- è un oppiaceo e se è preso da chi non ha mai fatto uso di sostanze con quei principi può essere letale".Romboli, non ha nulla a che vedere con le bande di spacciatori ma somiglia più a un cane sciolto che bazzicava i campetti da calcio di periferia per procurarsi qualche soldo per la dose quotidiana di cocaina. Per questo si trovava al campetto di San Valentino in cui, purtroppo, quella sera erano anche i ragazzi.Nel corso delle ultime ore i carabinieri hanno passato al setaccio le camerette dei due studenti trovando flaconi liquidi e altre sostanze su cui sono in corso esami tossicologici. Sono stati sequestrati anche i loro pc e i loro smartphone e dall'analisi delle loro chat WhatsApp starebbero emergendo particolari molto interessanti per gli inquirenti. Bisognerà attendere gli esami tossicologici per accertare se, oltre al metadone, i due ragazzi abbiano ingerito anche altro. Intanto oggi sarà conferito l'incarico per l'autopsia ma per conoscere i risultati degli esami necroscopici ci vorranno non meno di 60 giorni.Aldo Maria Romboli, dopo la confessione di ieri in cui ha ammesso le sue responsabilità, si trova invece ora in carcere, sorvegliato a vista per evitare che compia gesti inconsulti considerando che non appena venuto a conoscenza dei fatti ha subito manifestato una reazione incontrollabile prospettando la volontà di suicidarsi. E' in cella con un altro detenuto e dovrà osservare una settimana di quarantena anti Covid, con tampone finale, come previsto per tutti i nuovi arrivati.
Nelle foto l'ordinanza di fermo del 41enne ternano.