Ha preso il via martedì mattina, al dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Perugia, il convegno "Il punto sull'usura, attualità e prospettive di riforma della Legge n.108/1996". "A quasi trent'anni dalla promulgazione di questa legge, è forse il momento di fare un tagliando per stabilire se e che cosa fare" ha sottolineato in apertura di lavori Fausto Cardella, presidente della Fondazione Umbria per la prevenzione dell'usura Onlus, che ha organizzato l'iniziativa insieme all'Università degli studi di Perugia. "Credo che oggi il tema dell'usura - ha affermato il rettore, Maurizio Oliviero - vada affrontato tenendo presente una complessità differente rispetto al contesto ambientale e storico del 1996, quando la legge 108 costituì l'approdo di una riflessione ben più ampia: questo perché le relative dinamiche hanno subito una rapida trasformazione". Il rettore ha poi evidenziato come negli ultimi due anni la difficoltà attraversata da alcuni settori del Paese abbia esposto al rischio usura numerose categorie. "Inoltre - ha rilevato - esiste la necessità, da parte del legislatore, di saper intercettare, con grande prontezza e velocità, i cambiamenti sociali, anche in ambito extranazionale". "Ulteriore elemento da considerare è che anche di fronte alle norme migliori, alle Costituzioni migliori, alle leggi migliori, servono buone cittadine e buoni cittadini affinché tali norme trovino una concreta efficacia. Per questo, all'Università condividiamo con i nostri giovani un percorso che non è solo di formazione, ma anche di educazione, volta nello specifico a insegnare come si è persone nel contesto della società. Sono i nostri giovani, pertanto, che daranno concretezza alle grandi aspirazioni del legislatore". A concludere la giornata di studio, un dibattito sul tema "Riflessioni sulla legge n. 108 del 1996 voci a confronto", con l'intervento, fra gli altri, di Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato al ministero dell'Interno.