“Eventi senza concertazione? Un suicidio”

Il vicesindaco di Foligno Nando Mismetti non ci sta e interviene, con una nota al vetriolo, sulla questione del centro in agonia. Rimanda al mittente le accuse di scarsa attenzione alla vitalità del centro storico ed al panorama culturale e ricreativo mosse all’amministrazione comunale. “Dalla danza ai festival musicali, dalle iniziative su Gentile da Fabriano alle giornate dedicate alle eccellenze alimentari, ad iniziare dall’extravergine, la città negli ultimi mesi ha ospitato numerose iniziative di qualità. Il problema piuttosto è un altro: va assolutamente istituito un tavolo di concertazione, al quale siedano tutti gli enti territoriali, così da attuare una proficua sinergia tra i Comuni della valle umbra. Assolutamente da evitare le sovrapposizioni: far coincidere nello stesso fine settimana Gaite, Quintana e Infiorata è un suicidio. Laddove ci si sovrappone, si sprecano energie, ci si tolgono risorse a vicenda. Con il rischio, anzi, la certezza di andarci a rimettere pesantemente. E di non riuscire a pareggiare le spese. I comuni devono trovare un accordo, concertando all’inizio dell’anno la programmazione culturale di tutte le stagioni”. La questione della coincidenza di date era stata sollevata a più riprese anche da Gianluca Paradiso, consigliere comunale di Bevagna nelle file di An, che aveva puntato il dito contro l’esatta specularità di date tra le Gaite e la Quintana, attirandosi così le ire del patron Domenico Metelli. La parola chiave è dunque concertazione, termine entrato quasi di diritto nel lessico di ogni buon politico che si rispetti. Basterà per riosssigenare l’esangue tessuto economico cittadino. Sarà sufficiente per rilanciare il turismo locale concordare un calendario condiviso? Provarci non costa nulla anche se temiamo che gli interventi necessari per rivitalizzare la terza città dell’Umbria debbano giocoforza essere ben più radicali.