“Gubbio ha bisogno dell’ambulanza”: nota del Comitato territoriale n.1 di replica al d.g. Asl, Panella

"Gubbio ha bisogno di un'ambulanza nel centro cittadino perché le strade carenti, il traffico pesante, la dispersione territoriale degli abitanti e l'asprezza del territorio rendono i tempi di percorrenza insostenibili. Se è vero che tali tempi sono molto brevi anche nella situazione attuale e che Burano è raggiungibile in venti minuti da Branca, allora vorremmo che i dati relativi siano resi pubblici e noti agli eugubini; in quel caso ci accontenteremmo tutti di regolare di nuovo i nostri orologi". E' la replica del Comitato territoriale n.1 che in un comunicato al vetriolo risponde al direttore generale dell'Asl 1 Vincenzo Panella che la scorsa settimana a Trg aveva dichiarato che le oltre 7mila firme raccolte dal Comitato erano "un nonsense senza nessun riscontro sanitario". La petizione popolare - che si chiuderà oggi - è partita dopo che, a sei mesi dall'apertura del nuovo ospedale, l'Asl non aveva ancora preso posizione in merito all'eventuale installazione di un'ambulanza attiva 24 ore su 24 e con medico a bordo nel centro storico di Gubbio: in sole otto settimane oltre 7mila cittadini hanno sposato la causa e a breve le firme raccolte verranno presentate alle istituzioni locali e regionali. Le dichiarazioni di Panella hanno però lasciato di sasso i promotori dell'iniziativa. Perché, a detta del Comitato, in alcuni casi di chiamate di soccorso a codice rosso ci sono voluti 30 minuti per raggiungere il centro e molto di più per la zone ad ovest del comprensorio. Da qui la richiesta di rendere pubblici i dati relativi ai tempi di percorrenza che, secondo l'Asl, sono nella norma e che quindi non giustificherebbero l'istituzione di un presidio di 118 a Gubbio. "Un'ambulanza decentrata a pochi chilometri da un ospedale sarebbe un non senso se fossimo nella Pianura Padana - è scritto nel documento - Alla volontà inequivocabile e alle preoccupazioni dei cittadini non si dovrebbe mai rispondere con sufficienza, ma con informazioni dettagliate e parole rassicuranti". Il Comitato punta anche il dito contro i tagli alle spese che potrebbero giustificare il secco "no" del direttore Panella. "La fusione degli ospedali di Gubbio e Gualdo Tadino ha avuto l'obiettivo di ridurre le spese per poter incrementare i servizi sanitari, non per ridurre anche quelli. - è scritto ancora - Gli eugubini hanno capito quest'esigenza ed hanno accettato di rinunciare ad uno ospedale a Gubbio, ma oggi non intendono rinunciare anche ad un sistema d'emergenza almeno pari a quello precedente".