“La Provincia di Perugia non ha alcuna competenza per quanto riguarda il dimensionamento scolastico imposto alle Regioni - compresa la nostra - in termini perentori ed ultimativi dal Governo nazionale, nella persona del ministro Valditara”.
Lo chiarisce il presidente Massimiliano Presciutti, intervenendo per fornire un quadro chiaro del lavoro svolto e per sgombrare il campo da ogni equivoco, in particolare con riferimento alla situazione del Comune di Gubbio. “È bene specificare – sottolinea – quali siano le competenze normative in capo alle Province e quali invece le responsabilità regionali e nazionali”.
Il presidente ricorda che la Provincia ha operato unicamente nell’ambito della propria funzione di programmazione della rete scolastica, attribuita dalla legge Delrio, e in ottemperanza ai Decreti Interministeriali 127/2023 e 124/2025, che hanno imposto alla Regione Umbria la riduzione di ben 9 autonomie scolastiche. In questo quadro nazionale e regionale, l’Ente provinciale ha svolto il proprio ruolo tecnico, individuando le priorità territoriali e le autonomie scolastiche del primo ciclo di istruzione maggiormente critiche, sulla base dei criteri fissati dalla normativa, dall’Ufficio scolastico regionale e dalla stessa Regione (DGR 847 del 7 agosto 2023).
Successivamente si è aperta una fase di confronto partecipativo con i Comuni coinvolti, a partire da quelli potenzialmente interessati da un dimensionamento, ovvero: IC Gualdo Cattaneo – I.O. Giano dell’Umbria, la Direzione Didattica 3° Circolo di Foligno, Gubbio e Città di Castello.
“La Provincia – prosegue Presciutti – ha lavorato, come sempre, attraverso un dialogo diretto, trasparente e istituzionale con le amministrazioni comunali, senza mai imporre scelte dall’alto”.
All’esito degli incontri, solo i Comuni di Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Foligno hanno trasmesso atti formali contenenti proposte condivise. La Provincia ha quindi potuto procedere a definire due dimensionamenti scolastici, inviandoli alla Regione Umbria secondo le procedure previste.
Diverso il caso del Comune di Gubbio, che ha comunicato alla Provincia il proprio diniego ad ogni tipo di dimensionamento. “Di fronte a questa posizione – precisa il presidente – la Provincia non ha deliberato nulla per le scuole di Gubbio”.
Resta dunque in capo alla Regione Umbria la competenza finale. E, a fronte dell’obbligo normativo nazionale e dell’imposizione del Governo, peraltro non condivisa né dalla Provincia, né dalla Regione, di ridurre ulteriori due autonomie entro il 30 novembre 2025, la Regione ha provveduto d’ufficio a intervenire su un’autonomia di Gubbio e una del Comune di Terni, sospendendone l’efficacia in via cautelativa in attesa dell’esito dei ricorsi presentati.
“Risulta pertanto privo di ogni fondamento – aggiunge Presciutti – il maldestro tentativo di addebitare alla Provincia di Perugia, alle sue strutture o addirittura al suo Presidente, responsabilità che sono invece interamente riconducibili al quadro deciso dal Governo nazionale, che ha diffidato la Regione – insieme ad altre cinque in Italia – ad agire entro scadenze perentorie. La Provincia di Perugia, come sempre, ha garantito ascolto e collaborazione, certificata da tutti gli atti prodotti, e proprio per questo si dissocia da ogni tipo di bassa speculazione politica o partitica, priva di fondamento. Restiamo totalmente a disposizione dei Comuni per continuare a costruire percorsi condivisi, così come abbiamo sempre fatto”.
Gubbio/Gualdo Tadino
05/12/2025 15:33
Redazione