“La Protezione Civile siamo noi”

“Ancora non esiste una radicata cultura di educazione alla prevenzione, un’educazione vera e propria alla Protezione Civile”: esordisce così, davanti ad una platea di giovani il vice capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Colcerasa giunto a Foligno in sostituzione del capo dipartimento Bertolaso per il convegno “Dalla pubblica incolumità alla protezione civile: società e istituzione”. Un intervento che ha voluto risvegliare le coscienze sull’urgenza di una diffusione capillare del fare Protezione Civile perché –aggiunge Col cerasa- la Protezione Civile siamo noi. “Nonostante i nostri sforzi – anche se l’Umbria è un’oasi – l’azione della protezione civile in Italia è ancora a macchia di leopardo. Occorre far conoscere il rischio alla cittadinanza che –conclude- deve essere in grado di autoproteggersi ed il sindaco rappresenta la prima autorità di protezione civile”. Dal canto suo Manlio Marini sindaco di Foligno, ha definito il convegno ultile “per individuare, oggi, efficienti percorsi di protezione civile, senza ripetere gli errori commessi e ben documentati, nelle varie calamità del passato”. Le fonti archivistiche, bibliografiche e legislative, il censimento delle calamità come terremoto e colera, le modalità di prevenzione e di educazione alla protezione civile ed infine la risonanza di questi avvenimenti in ambito culturale e giornalistico sono i quattro settori di studio al centro della ricerca “Previsione, prevenzione e interventi in caso di calamità: la storia della sicurezza pubblica e della protezione civile in Italia dall’Unità ad oggi” presentata nel corso del convegno. Il prof. Romano Ugolini, preside della facoltà di scienze della formazione dell’Università di Perugia e coordinatore della ricerca, ha definito i quattro indirizzi di approfondimento - di “grande rilevanza” per la mole dei documenti analizzati. Dino Schiavetti, il generale comandante del centro di reclutamento e selezione dell’esercito, ha fatto riferimento all’attività dell’esercito sul fronte delle pubbliche incolumità e la collaborazione avviata dalle Forze Armate con il corso di laurea in coordinamento delle attività di protezione civile. Al convegno, una due giorni fra ieri e oggi, hanno partecipato gli studenti del corso di laurea sopracitato e quelli del corso di laurea in scienze per l’investigazione e la sicurezza attivo a Narni.