“La Umbria olii vittima di un processo mediatico”

“La Umbria Olii è stata vittima sinora di un processo mediatico”: l’avvocato Giuseppe La Spina difensore di Giorgio Del Papa titolare della raffineria di Campello che il 25 novembre 2006 esplose causando la morte di 4 persone ha parole dure contro i media convocati stamattina in conferenza stampa riferendosi alle notizie nei giorni scorsi relative alla indiscrezioni sui contenuti della perizia redatta su incarico della Pubblica accusa. Dure le parole anche contro chi nei manifesti affissi in paese ha parlato di Azienda Killer, parole contro cui sono state intraprese azioni legali. E se, come ribadito dall’avvocato più volte ai giornalisti che avanzavano domande sui contenuti della perizia di parte da lui depositata, “i processi si fanno in tribunale” è comunque emersa una novità: dopo il sequestro preventivo dell’impianto di stoccaggio della Umbria Olii La Spina insieme a Giorgio Del Papa hanno annunciato stamattina la notifica risalente a ieri di un atto di citazione per danni nei confronti dei periti della Pubblica accusa chiedendo un risarcimento (che La Spina non ha voluto rendere noto) per il danno derivante dal sequestro preventivo dell’impianto di stoccaggio. “La Umbria olii raffina e non estrae dunque non utilizza nel suo processo industriale il gas sotto accusa, l’Esano, altamente infiammabile; non sussistono -secondo quanto sostenuto dalla difesa- quelle condizioni di tipo permanente che potrebbero far reiterare il disastro”. Giorgio Del Papa parla così ai nostri microfoni, ribadendo di aver finora scongiurato con mezzi e forze proprie oltre che con la dedizione per il lavoro dei propri dipendenti lo spettro della cassa integrazione