Con un programma che si è articolato in più di sessanta eventi in tre giorni, dei quali più di quaranta a Perugia e con una partecipazione popolare al di sopra di ogni attesa, “Siamo in Finale. Saremo Capitale” è stato un successo. Il weekend appena trascorso, durante il quale Perugia ha immaginato la sua dimensione europea e offerto un assaggio ai suoi cittadini di come sarebbe se diventasse “Capitale Europea della Cultura” si è tradotto in un vero e proprio fermento. Il sogno europeo ha attraversato piazze e vie del centro storico, ma non solo. Ad esempio, ha oltrepassato le sbarre delle carceri di Capanne, portando il messaggio di “cultura come libertà” con la consegna di libri salvati dal macero ai detenuti. Tra eventi culturali e solidarietà, riflessioni sui temi dell’Europa e impegno, riscoperta di luoghi poco frequentati, come il complesso di Santa Giuliana, sede della Scuola di lingue estere dell’Esercito; o addirittura chiusi da anni, come le ex carceri di Piazza Partigiani, luogo simbolo nel progetto di candidatura di Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria; con la musica che è stata la protagonista in ogni angolo del centro storico e le 10 mila persone in Piazza IV Novembre ad assistere al concerto dell’ Orchestra di Piazza Vittorio; e in fine la riaffermazione delle radici spirituali dell’ Umbria attraverso due convegni ad Assisi e Norcia. “E’ stata una festa di grande successo e ne siamo molto soddisfatti” – ha detto il Presidente della Fondazione Perugiassisi 2019 Bruno Bracalente. “A conclusione di questi tre giorni di festa popolare, organizzata con impegno, collaborazione ed entusiasmo corale, possiamo dire che è stato pienamente raggiunto l'obiettivo che ci eravamo proposti: far sentire ai cittadini che la candidatura di Perugia a Capitale europea della Cultura 2019 è di tutti e coinvolge tutti”. “Sono sicuro – prosegue il Presidente - che se oggi, dopo questa grande festa, chiediamo ai cittadini di Perugia, di Assisi e dell’Umbria cosa pensano della candidatura risponderanno che è una cosa bella e importante, perché con la cultura rifiorisce la vita delle nostre città e dei nostri centri storici”. “Saremo capitale: molto più di una festa e di un auspicio. Sono stati - dice il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali - tre giorni da vera capitale della cultura in una città che si è stretta attorno ad un progetto di trasformazione urbana, di recupero di spazi storici, di costruzione di luoghi di socialità e partecipazione. Una idea di futuro con al centro la vocazione di una comunità aperta all’ Europa e al mondo. I temi del weekend di Saremo capitale sono stati i temi della candidatura declinati già oggi, perché in realtà il progetto non è qualcosa di futuribile ma è tuttora in corso, e nella candidatura i diversi tasselli trovano la compiuta e coerente sistemazione”. Con il weekend di festa hanno coinciso l’apertura della mostra di Steve McCurry nel ritrovato e restaurato Fatebenefratelli e quella dell’Urban Center in Via S. Ercolano, laboratorio di idee e iniziative per il centro. E poi, negozi aperti sabato sera fino a mezzanotte e gli orari straordinari del minimetrò, con corse prolungate fino all’una. Le sere di sabato e domenica, per il flusso di persone sull’ acropoli perugina, possono essere confrontate soltanto con le notti di Umbria Jazz. Nei giorni 28-29-30 marzo 2014 interessati dalla manifestazione “Siamo in Finale – Saremo Capitale”, la Società Minimetrò S.p.A. ha registrato un incremento complessivo di validazioni superiore al 40%, rispetto ad analoghi giorni delle settimane precedenti e dei 2013; buono l’utilizzo del Minimetrò nelle quattro ore di prolungamento (21:05-1:05) di sabato 29 che ha fatto registrare circa 2.000 presenze. Ottimo riscontro anche per gli esercizi commerciali (l’80% di quelli situati nell’acropoli) rimasti aperti fino a mezzanotte. I dati economici relativi saranno resi pubblici nei prossimi giorni.
Perugia
31/03/2014 16:08
Redazione