"Cercare un altrove dentro l'identita'" e' l'idea, la chiave di lettura di tutto il percorso e dello "sforzo fatto", secondo il direttore artistico della Fondazione Perugiassisi 2019, Arnaldo Colasanti, per far entrare Perugia nella "short list" delle sei citta' che si contenderanno il titolo di capitale europea della cultura 2019.
Colasanti, stamani nel corso della tavola rotonda dal titolo "Perugia Capitale Europea della Cultura 2019-Come vincere la sfida?" organizzata nell'aula magna della facolta' di Lettere e filosofia dell'Universita' degli studi di Perugia, lo ha ricordato agli studenti intervenuti, provenienti dal liceo classico Mariotti e del liceo artistico Bernardino Di Betto. L'incontro, moderato dal caposervizio del Giornale dell'Umbria Fabrizio Marcucci, si e' sviluppato affrontando anche il tema di quale debba essere il contributo dell'Ateneo e degli studenti, universitari e delle scuole superiori, per raggiungere ora il risultato finale della vittoria.
"La facolta' di Lettere - ha detto il preside, Giorgio Bonamente - e' convinta di dare un contributo sostanziale e si unisce alla speranza dell'intera citta' di vedere cosi' potenziate le sue linee culturali". Secondo Mario Tosti, direttore designato del dipartimento di Lettere, lingue, letterature e civilta' antiche e moderne, "in citta' non c'era tanta fiducia per il raggiungimento di questo primo risultato". "Ora pero' - ha aggiunto, rivolgendosi agli studenti - bisogna farvi sentire protagonisti ancora di piu', facendovi capire che si sta giocando una partita importantissima, non solo per l'arrivo di tante risorse, ma per rilanciare l'immagine della nostra societa'".
Il preside del liceo classico Mariotti, Vincenzo Maiolo, sottolineando poi che per far diventare Perugia il centro della cultura europea "c'e' bisogno della creativita' e della stravaganza dei ragazzi", ha invitato i piu' giovani a dare un contributo attraverso delle proposte.
Il direttore artistico della Fondazione ha poi raccontato agli studenti "l'esame" con la commissione ("in 30 minuti abbiamo dovuto spiegare un dossier di 80 pagine e due anni di lavoro"), ricordando inoltre che delle 21 citta' proposte dall'Italia ne sono rimaste sei: oltre Perugia, anche Ravenna, Siena, Matera, Lecce, Cagliari. "Non e' facile trovare in Italia una citta' come Perugia caratterizzata da tante eccellenze culturali, ma il mio ruolo - ha spiegato Colasanti - non e' solo quello di farle dialogare, ma di innovare".
"Per questo - ha proseguito - chiediamo alle nuove generazioni di essere vento, di riscrivere cosi' la storia, e abbiamo chiesto alla citta' di essere quella che e' sempre stata ma di pensare anche all'altrove".
L'obiettivo della Fondazione, ha infine sottolineato Colasanti ricordando lo slogan della candidatura, e' infatti quello di "fabbricare luoghi, concreti ma anche dell'anima".
Perugia
23/11/2013 14:55
Redazione